
definizione di " allotropico riferito all'acciaio
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definizione di " allotropico riferito all'acciaio

I metalli si riconoscono dal suono, le persone dalle parole e, soprattutto, dalle azioni.
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Re: definizione di " allotropico riferito all'acciaio
L'allotropia riguarda il ferro e non l'acciaio che segue quelle del ferro , sono configurazioni del reticolo cristallino che riguardano le alte temperature fino al punto di fusione: non ho capito se vuoi una spiegazione sul concetto di allotropia o altro.
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Re: definizione di " allotropico riferito all'acciaio
si gentilmente ho letto struttura cubica a faccia centrale , e varie definizioni che non ho ben chiare, austenite ferrite martensite ecc grazie 

I metalli si riconoscono dal suono, le persone dalle parole e, soprattutto, dalle azioni.
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Re: definizione di " allotropico riferito all'acciaio
La prima e la terza sono un cristallo cubico con corpo centrato ovvero un cristallo con 4 atomi nei vertici di un cubo cubo e uno piazzato al centro ( ferro alfa e ferro delta), la seconda forma quella cubica a faccia centrata del il ferro gamma nella quale al centro di ogni faccia in trovi un atomo di ferro.
La prima descrizione delle forme con cui si dispongono i cristalli si deve ad Auguste Bravais che le descrisse nel 1848 (https://it.wikipedia.org/wiki/Reticolo_di_Bravais)
i reticoli del ferro sono questi
la figura l'ho presa qui
http://almack.ch/files/Metallografia/La ... 0ferro.pdf
nell'acciaio le cose si complicano e parecchio perché all'interno dei reticoli allotropici dei cristalli di ferro si va a infilare in vari modi del carbonio che può alterare e deformare la struttura cristallina. E in base alla percentuale di carbonio presente e alla temperatura cambiano le forme di cristallizzazione che si formano. Normalmente l'austenite, si forma tra 723 °C e 1495 °C (serve il ferro gamma) poi in base alle modalità di raffreddamento e al contenuto di carbonio l'austenite si trasforma in perlite, bainite, martensite. Per questo nei trattamenti termici sono importanti sia le temperature a cui si manda il pezzo che le modalità e la velocità di raffreddamento. I cicli termici di tempra e rinvenimento sono studiati in modo da bloccare ed affinare la forma cristallina che ci interessa.
Se poi prendiamo un acciaio legato in cui nella lega ferro carbonio in forma solida ci mettiamo gli altri elementi presenti le cose diventano ancora più complicate alcuni elementi alzano la temperatura di formazione dell'austenite , altri l'abbassano , tantè che esistono degli acciai inossidabili in cui la struttura austenitica è stabile a temperatura ambiente.
Ad esempio l'austenite è una soluzione solida di tipo interstiziale in cui nei cristalli del ferro gamma (cubico a facce centrate) infilano degli atomi di carbonio (carbonio interstiziale) . La martensite è una forma del ferro+carbonio, con struttura tetragonale sovrasatura di carbonio.
In base alla forma assunta dai cristalli variano le caratteristiche meccaniche , pertanto con la tempra si vanno a bloccare a temperatura ambiente forme di cristallizzazione che di loro sarebbero presenti e stabili a temperature superiori.
Su Wikipedia puoi trovare dei cenni molto sintetici sull'argomento per farti un'idea, per sviscerare bene l'argomento e analizzare le proprietà meccaniche derivanti da una particolare forma di cristallizzazione serve un corso di metallurgia e di chimica dei materiali.
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- salvoimprevisti
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Re: definizione di " allotropico riferito all'acciaio
grazie per il chiarimento dovrei integrare lo studio dell'argomento col diagramma ferro carbonio credo per avere un'ampia panoramica sull'argomento. 

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Re: definizione di " allotropico riferito all'acciaio
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Re: definizione di " allotropico riferito all'acciaio
Questo forse si legge meglio, ma gionp ha già chiarito quello che avevi richiesto.
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- salvoimprevisti
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Re: definizione di " allotropico riferito all'acciaio
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