Avevo già un DRO 350 (trasformato in 550 con una DPU) applicato alla fresa e, in teoria, avrei potuto usarlo per entrambe le macchine ma la distanza alla quale le due macchine si trovano non mi permetteva una facile lettura se il display l' avessi piazzato in mezzo .Così ho optato per un secondo DRO350,che è poi risultato una fonte di innumerevoli inconvenienti, dovuti al fatto che la riga ottica cinese che avevo comperato per ultima ha un protocollo di trasmissione diverso da quello delle righe ottiche precedenti(pare che ora le facciano tutte così-però un mese fa ne ho comperate due e...sono ancora del vecchio protocollo).Risolti, dopo nutrita corrispondenza con Lester Caine che mi aveva venduto i DRO 350 e 550(addirittura rispedendogli la scheda e ricevendo poi indietro la stessa equipaggiata con un dongle che effettua la trasformazione dei protocolli, sono riuscito a far funzioanare l' asse X in modo abbastanza soddisfacente(dico abbastanza, perchè avevo pensato, per evitare gli spruzzi di refrigerante durante la tornitura di metalli ferrosi, di racchiudere la riga ottica in una custodia di PVC(un soffietto sarebbe stato l' ideale,ma non ho esplorato a fondo la sua possibile adozione)lunga il doppio della corsa, con conseguenti giochi, rinvii ecc. che rendevano il tutto molto poco affidabile.
Ho poi ripiegato sulla soluzione che si vede nella foto della contropunta, applicando sopra il carro trasversale una protezione in alluminio siliconata che sembra -almeno per ora- essere sufficiente per non permettere al liquido di contattare la riga ottica(con conseguenze facilmente immaginabili).
Dalle foto non si può vedere la riga ottica montata sull' asse X, perchè ho pensato di scattarle soltanto alla fine del lavoro e non potevo smontare la protezione senza dover rifare tutta la siliconatura pazientemente sparsa tra protezione e carrello.
Le altre due protezioni (essendo più lontane da eventuali spruzzi) servono soltanto per proteggere le righe ottiche da eventuali urti e sono amovibili, per cui le ho potute togliere per fotografare.
Nelle foto si possono notare sia il DRO350 sullo sfondo che la schedina dei LED del livello di liquido refrigerante che ho realizzato a suo tempo e che avevo già precedentemente descritto.
Per fissare le righe ottiche ho forato opportunamente i carrelli e la contropunta, filettando i fori a fondo cieco senza particolari problemi, essendo tutto di ghisa abbastanza tenera.