https://www.cncitalia.net/forum/viewtopi ... 86&t=70807
è arrivata il turno di mettere mano a questa macchinetta che se dal lato meccanico dovrebbe essere valida, dal lato elettronico pecca nella dinamica di movimento.
Il proprietario mi ha chiesto di fare un retrofit minimale (ovviamente il significato di mininale è: spendere il meno possibile ) per farla andare in maniera decente.
La scelta cadrà sul solito Mach3 , croce e delizia tra i controlli numerici.
Si partirà con un sistema basato su porta parallela per passare, appena le finanze permetteranno, ad una UC100 (vorrei fargli provare UCCNC visto che è più economico di mach ma poi vedrà lui come proseguire nell'avventura).
Partiamo dalla descrizione della macchine. E' un metro cubo di roba , tutta boxata, fatta in lamiere piegate, un pianetto semplice in profilato d'alluminio, mandrino a spazzole da 1000w circa .
Insomma progetto semplice e collaudato.
Comincio a smontare il pannello posteriore e trovo (ma già lo sapevo) una elettronica "all in one" ove convergono tutti i cavi. Un trasformatore toroidale da circa 2/300 VA (considerando le dimensioni) sul lato sinistro . I connettori sono i classici db9 per i motori. Ci sono altri connettori db che arrivano dal pannellino anteriore ove ci sono alcuni pulsanti (avvio, stop, reset, accensione macchina).
Il retrofit li escluderà quasi tutti. Resterà solo il fungo di emergenza . Non ha senso mettere in funzione il resto.
Verrà aggiunto un probe per azzerare l'altezza utensile.
Ah, dimenticavo: la modifica sarà retroattiva. Spostando i connettori si potrà tornare al sistema ISEL in pochi minuti.