la macchina in origine era un trapano cnc. Per fortuna gli stessi componenti in ghisa erano utilizzati per una moltitudine di macchine anche frese e con potenze decisamente più alte, da qui la meccanica abbondantemente sovradimensionata. Smontandola ho potuto constatare che è stata realizzata con standard di precisione estremamente elevati. Ogni supporto o pezzo attaccato, oltre ai bulloni di serraggio aveva almeno due spine di centraggio da inserire con la martello di gomma.
in via indicativa il banco pesa circa 200 kg, altri 100 kg abbondanti per la tavola a croce priva di motori e altri 160 kg per il gruppo dell'asse z.
la cinematica dell'asse Z è peculiare in quanto risulta diviso in due parti, la più grande (quella col motore) che si muove lungo le grosse barre tonde tramite un meccanismo manuale e quella più piccola che sorregge la testa di lavorazione e che si muove mossa dal servomotore.
In pratica la macchina ha 130mm di corsa Z ma che possono essere alzati o abbassati di 300 mm per permettere il montaggio di morse particolari o di un quarto asse.
essendo nata per altro , la testa a 6 punte è stata smontata e messa da parte. inizialmente volevo buttarla nel bidone del ferro ma è fatta così bene che davvero mi dispiace. in foto il retro.
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Data la solidità generale in grado sicuramente di reggere lavorazioni su acciaio, preferisco non optare per un classico elettromandrino ma per conservare il sistema originario di trasmissione con motore elettrico che andrà a dare potenza a una testa angolare per fresa con cono iso 30.
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