Saldatura ossiacetilenica

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simo92
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Saldatura ossiacetilenica

Messaggio da simo92 » giovedì 19 novembre 2015, 16:44

" il cannello permette quindi di ottenere la fiamma e di dirigerne il calore localizzandolo sul metallo da saldare. Questa sua funzione è molto importante poichè i due gas, se uniti, formano una miscela esplosiva e quindi pericolosa. il cannello invece li mescola solo al loro arrivo alla punta di accensione, punto nel quale si forma cosi una fiamma stabile, regolabile, morbida ed economica.".

ho trovato questa definizione su un manuale dei saldatori, qualcuno sa spiegarmi perchè la miscela è esplosiva e quindi viene miscelata solo all'uscita per far avvenire la combustione? (non ho proprio capito la frase in rosso)

giancarlo.zago
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Re: Saldatura ossiacetilenica

Messaggio da giancarlo.zago » venerdì 20 novembre 2015, 0:59

La miscelazione avviene all'uscita dl cannello, con una pressione dell' ossigeno c.a. 10 volte superiore a quella dell'acetilene, così si forma una fiamma ad altissima temperatura 3300 gradi circa, e non avviene esplosione perché la quantità dei gas miscelati è minima, ben al disotto del rapporto che la provocherebbe. Se invece di incendiare i gas immediatamente dopo aver aperto le rispettive valvole nel cannello, in un locale chiuso facessimo defluire questi senza accensione, in poco tempo satureremmo l'ambiente con conseguente esplosione alla prima scintilla.

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Re: Saldatura ossiacetilenica

Messaggio da torn24 » venerdì 20 novembre 2015, 7:26

Spiegato con parole non scientifiche...
La saldatura con gas è potenzialmente pericolosa, avendo ossigeno e acetilene miscelati, si hanno i reagenti della reazione chimica, quindi basta qualcosa che l'avvii, potrebbe essere una piccola scintilla ma anche un forte urto, comunque qualcosa che fornisca energia iniziale per avere una forte esplosione , da qui è bene non miscelare ossigeno e altro gas infiammabile, se non al momento dell'uso tramite ugello.

L'acetilene è un gas più pericoloso di altri, è un gas instabile e tende ad "esplodere" anche in assenza di reagenti, per questo nelle bombole viene diluito con acetone che impedisce di "esplodere", quando il gas fuoriesce dalla bombola non è più disciolto in acetone, ma puro, occorre non superare una certa pressione nel tubo "circa 1,5 bar massimi INFORMARSI I VALORI ESATTI" perché altrimenti il gas diventa esplosivo, anche in assenza di reagenti
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Re: Saldatura ossiacetilenica

Messaggio da simo92 » venerdì 20 novembre 2015, 10:34

"giancarlo.zago" quindi il problema fondamentale è che miscelandoli all'arrivo del cannello i volumi dei due gas sono bassi e in tal modo posso ottenere una combustione piuttosto che una esplosione?
il problema dell'esplosione sopra a 1,5 bar come diceva il secondo utente (torn24 che ringrazio comunque) la conoscevo, però non capivo perchè la miscelazione al cannello non arrecava esplosioni.

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Re: Saldatura ossiacetilenica

Messaggio da torn24 » venerdì 20 novembre 2015, 11:26

"modo posso ottenere una combustione piuttosto che una esplosione?"
La miscelazione si ha solo all'uscita del cannello nella punta del cannello stesso, se una miscela potenzialmente esplosiva, la si confina in un recipiente ci sarà un esplosione, perché i gas in espansione non hanno via di sfogo, se la stessa miscela la si "brucia" in atmosfera si ha solo la fiamma, anche la polvere da sparo bruciata in aria "non confinata in un recipiente" fa solo una fiammata, perché i gas sono liberi di espandersi nell'atmosfera. Se alla stessa pressioni di uscita del cannello, rinchiudi la miscela ossigeno acetilene in un recipiente, esploderà :wink:
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Re: Saldatura ossiacetilenica

Messaggio da simo92 » venerdì 20 novembre 2015, 12:00

Adesso ho capito =D> Grazie mille :D 8)

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Re: Saldatura ossiacetilenica

Messaggio da simo92 » venerdì 20 novembre 2015, 15:33

però all'uscita dal cannello avviene una reazione chimica diversa da quella per cui si avrebbe un esplosione, giusto?

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Re: Saldatura ossiacetilenica

Messaggio da torn24 » venerdì 20 novembre 2015, 16:20

Ciao, io non sono un chimico e ne so poco di chimica, ma se i reagenti sono quelli la reazione chimica dovrebbe essere la stessa, "se esplode una casa a causa del metano avviene una reazione chimica diversa ???", i gas sono miscelati nella lancia del cannello, ma penso che la combustione avvenga solo all'uscita della lancia, penso perché è gas in pressione con una sua energia cinetica e movimento verso l'esterno della lancia, impediscono che la combustione "entri" dentro la lancia, se non fosse cosi anche la lancia si deteriorerebbe ben presto, ma è solo un mio ragionamento che non so quanto sia valido...
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Re: Saldatura ossiacetilenica

Messaggio da Angolopiatto » venerdì 20 novembre 2015, 18:31

La miscelazione dei due gas avviene proprio sulla punta del cannello e non nel cannello, se così fosse, la reazione chimica che da luogo alla combustione, fonderebbe in pochi secondi l'ugello.
Si parla di reagenti ma in effetti nella saldatura ossiacetilenica, di reagenti non ce ne stanno infatti, se non si avvia la combustione con una fiamma esterna, i due gas fuoriescono e si miscelano senza dar corso ad alcuna reazione.
Succede di sentire un piccolo scoppio al momento di togliere l'acetilene e poi l'ossigeno per spegnere il cannello, ciò è dovuto al fatto che quel poco di ossigeno che si trova in prossimità dell'uscita e che ( ora ) non ha più la velocità di prima, continua a miscelarsi con l'acetilene ma ciò avviene nell'ugello, proprio dentro l'ugello, da quì lo scoppio.

f.sco

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Re: Saldatura ossiacetilenica

Messaggio da giancarlo.zago » venerdì 20 novembre 2015, 19:47

L' acetilene all' uscita del manometro si regola da 0,3 a 0,5 bar max a seconda della potenza del cannello, quando lo si accende prima l'acetilene, poi piano piano si apre l'ossigeno che esce dal manometro con pressioni da 3 a 5 bar sempre a seconda della potenza del cannello e si regola il dardo di combustione che deve essere neutro (di colore azzurro) circondato da un alone che va dal bianco/giallognolo al rossastro alla fine della fiamma, la fiamma deve essere silenziosa e senza sfarfallamenti. Quando si spegne, prima l'acetilene e poi l'ossigeno perché l'impugnatura è fatta in modo che l'ossigeno faccia da ejettore all' acetilene, così minime quantità di questo vengono risucchiate dall'ossigeno. Il punto di maggior calore è a qualche millimetro dalla punta azzurra, li è il punto dove avviene la fusione/saldatura.

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