Tig a striscio su inverter

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MATTEOCICCHINI
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Tig a striscio su inverter

Messaggio da MATTEOCICCHINI » venerdì 14 dicembre 2018, 21:52

Salve a tutti amici volevo porvi un quesito, sono intenzionato ad imparare a saldare a tig, saldo già ad elettrodo con buoni risultati, ho un inverter Migatronic Delta 160E come accessori era possibile prendere un kit torcia tig con innesco a striscio, io vorrei usarlo per saldare lamiere in acciaio e inox sottili (non sotto gli 8/10) credete sia un opzione valida per iniziare, si possono ottenere buoni risultati con una torcia a striscio applicata ad un inverter? Oppure mi consigliate di prendere un inverter dc hf pulsato dedicato?Grazie a tutti coloro che vorranno aiutarmi

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Re: Tig a striscio su inverter

Messaggio da darix » venerdì 14 dicembre 2018, 23:57

Ciao, io saldo tig accendendo l'arco a striscio. Uso una minuscola saldatrice ad inverter della TigMig da 140A. Ti serve la torcia col rubinetto e la bombola di argon col riduttore. Si spreca molto più gas. Il cordone in sé non viene malaccio (anche perchè le lamiere si saldano a pochissimi ampere), ma quando accendi l'arco fai delle inclusioni di tungsteno nel bagno e quando spegni fai un cratere. Nulla di grave se la saldatura non deve essere certificata e non deve avere caratteristiche estetiche di chissà che tipo, ma è bene non aspettarsi chissà cosa.
Per fare la mano va anche bene, consiglio una torcia piccola (ci sono di varie misure). Se scegli questo tipo di saldatura/saldatrice non dimenticare mai di aprire il rubinetto sulla torcia (vedrai che capita....). Molta differenza nella saldatura la fa l'affilatura dell'elettrodo. Se decidi di cimentarti (la spesa "vera" è solo quella della torcia, una cinquantina di euro) ti dico qualche trucco che ho scoperto per semplificarmi la vita con questo tipo di saldatura.
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Re: Tig a striscio su inverter

Messaggio da MATTEOCICCHINI » sabato 15 dicembre 2018, 14:35

Grazie Darix per la tua risposta ho letto un po' in giro del problema possibili inclusioni ma come ti dicevo lo farei per saldature "casalinghe" per quanto riguarda il cratere a fine saldatura è qualcosa di grosso? Si può evitare in qualche modo!? Mi interessa soprattutto se magari saldi un tubo che debba fare tenuta e magari nel cratere rimane un fiorellino, chiedo ovviamente è! Per i consigli se opterò per questo metodo sono tutte orecchie, magari! L inverter è una macchina professionale abbastanza costosa e la sua torcia è fatta molto bene, minuta con una "penna" posteriore non lunga e costa 120 euro però ha già l attacco adatto perché monta spinotti 35/50 tipo grosso, quelle in commercio più economiche le ho trovate tutte con attacchi 25,

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Re: Tig a striscio su inverter

Messaggio da darix » sabato 15 dicembre 2018, 16:22

Il cratere è grande come una testa di spillo. Per evitarlo si pone un pezzetto di altro materiale metallico a seguire la saldatura e l'elettrodo si stacca su questo pezzo....
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Re: Tig a striscio su inverter

Messaggio da MATTEOCICCHINI » domenica 16 dicembre 2018, 16:15

Grazie per la spiegazione che magari approfondiremo, nel caso in cui decidessi di cambiare saldatrice mi propongono una migatronic focus tig 160 Dc a circa 1000euro più Iva oppure ho trovato una deca mastrotig 218DC a 840 circa Iva compresa quest ultima non la conosco molto come marca sapete dirmi se sono prodotti validi o meno?

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Re: Tig a striscio su inverter

Messaggio da darix » martedì 8 gennaio 2019, 20:22

Ciao Matteo, procedo qui in pubblico, magari qualche consiglio può servire a tutti.
Allora, per quanto riguarda l'affilatura, questa è fondamentale. Per saldare gli acciai devi affilare bene ponendo l'elettrodo perpendicolarmente all'asse di rotazione della mola ed appoggiandolo alla superficie. Non mettere l'elettrodo parallelo all'asse della mola. Dopo che lo hai affilato bene devi appiattire la punta, sempre alla mola, ma pochissimo. L'elettrodo non deve MAI entrare in contatto col bagno fuso. Per accendere l'arco (elettrodo sempre al negativo per gli acciai) io avvicino l'elettrodo al pezzo e poi colpisco pezzo ed elettrodo con la bacchetta del materiale d'apporto. Una volta acceso l'arco, attendi che si fonda un poco il materiale base. Appena è fuso ti sposti un poco in avanti e un po meno indietro, poi di nuovo avanti e un po' indietro e così via. Quando vai avanti inserisci nell'arco la punta della bacchetta di materiale d'apporto. Mentre non aggiungi materiale, devi lasciare la bacchetta all'interno del flusso di argon. Quando devi spegnere hai 2 possibilità per non fare il cratere. O ti fermi su un "tallone" di materiale che non si saldi al materiale base, oppure usi un pedale e diminuisci gradualmente la corrente fino allo spegnimento dell'arco, lasciando che fluisca argon anche ad arco spento per un paio di secondi. Con tig a striscio in corrente continua non si può ragionevolmente saldare alluminio. Io ho provato con la polarità diretta. Si ammorbidisce il pezzo e rimane morbido all'interno della "pelle" di ossido di alluminio (lega della serie 2000).
Per qualunque cosa, chiedi pure qui. Non sono un esperto ma provo e riprovo. Magari presto sarai tu a dare consigli a me!
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