Mariomill ha scritto:Buon giorno
Prima di tutto complimenti per lo studio della meccanica.
Ed ora veniamo al tuo quesito.. forse il potenziometro puo' fare un giro al secondo!!!!!!!!!
Il problema è proprio il potenziometro rotativo ed il modo e per l'utilizzo per il quale è stato costruito,
ossia per essere ruotato a mano per dare volume o bilanciare o attenuare i bassi o gli acuti negli
impianti hifi che ancora li prevedono e cose del genere.
In pratica la meccanica interna non sopporterà se non per qualche minuto l'uso a cui lo vuoi destinare
se consideri che il perno ruota nel migliore dei casi in una bronzina esile e lo spessore del film resistivo
è di spessore micrometrico e soprattutto l'angolo massimo che raggiungono è 270 ° anche questo fuori
dalle caratteristiche che riporti.
Tutto questo discorso va bene solo e senza considerare potenziometri ad uso industriale ma i cui costi
sicuramente non rientrano nelle caratteristiche del tuo progetto pero' puoi trovare in questo caso dei
potenziometri lineari veramente ottimi.
Inoltre scrivi che il limite max e min verranno impostati via software ed allora visto che tutto il sistema
lo gestirai tramite un computer o comunque con un terminale prova a questo punto la strada degli encoder
e magari anche implementando la piattaforma arduino.
Ciao
Grazie per i complimenti...cerco di spiegare un po' l'utilizzo finale e far luce su alcuni punti:
ritengo giustissime le tue osservazoni ma innanzitutto esistono diversi tipi di potenziometri:
quelli che citi tu mi sembra di capire sono quelli a strato di carbone monogiro che in pratica si traducono in 270 gradi di rotazione.
quelli che intendo usare in questo progetto sono 3600 gradi +10°-0°, ovvero almeno 10 giri completi e sono potenziometri di precisione a filo.
Per questo prototipo ho pensato di prendere questi molto economici ma in un altro progetto ho usato dei pot 180 gradi senza blocco con albero su cuscinetti.
Ora non ho ancora spulciato in rete ma sicuramente esisteranno anche a 10 giri.
Detto questo è possibilissimo che anche il pot che ho pensato di usare io possa creare problemi ma purtroppo sulle specifiche dei pot nessun costruttore dichiara la velocità massima di esercizio quindi tanto vale provare.
Se dovesse avere vita breve posso sempre cercare un pot su cuscinetti a effetto hall (quindi senza contatto) e risolvo il problema considerando che la posizione del pot nell' attuatore è studiata per una sostituzione molto veloce.
nell' ipotesi ultima che non esista un prodotto valido per questa applicazione posso sempre utilizzare un pot lineare che fisserò a una delle 4 barre filettate che compongono il telaio dell'attuatore e collegare il comando del pot alla barra principale.
Lascio quest' ipotesi per ultima perche temo che sia la soluzione con la possibilità maggiore di errori e perdita di definizione.
questi attuatori sono destinati alla movimentazione per simulatori di guida in una configurazione particolare per cui è richiesta poca corsa ma molta reattività, precisione e velocità.
anche se sono progettati per una corsa da 50+50 raramente si avrà il movimento dell'intera corsa ma principalemnte una media di 25+25 mm circa.
verrà controllata tramite software apposito in comunicazione con arduino opportunamente programmato e accoppiato ad una scheda progettata appositamente per controllare motori da 12 o 24v
gli encoder non li usiamo per via della loro bassissima definizione: 256 contro 1024 del potenziometro da 10k.
è anche vero che non ho mai approfondito il discorso encoder e ne so pochissimo visto che nel campo dei simulatori nessuno li usa ma sarei benfelice di scoprire qualche prodotto valido da provare.
l' unica condizione è che alla fine devo avere una tensione analogica che varia da 0 a 5v da inviare ad arduino altrimenti andrebbe riscritto tutto il codice
questo è un video esempio di un sistema analogo per capire il lavoro cui sono destinati
https://www.youtube.com/watch?v=jZaHj-6X810