Resine e stampanti 3d

Tecnologia, meccanica, materiali, utilizzo.
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Re: Resine e stampanti 3d

Messaggio da Junior73 » mercoledì 30 dicembre 2020, 17:07

@Kylotron/Salvatore993

A livello di resistenza (non superficiale) la resina o altro materiale di riempimento adeguato per le plastica di una fdm potrebbe concorrere ad aumentarne le caratteristiche in questo senso. Già da sola o in mix con ferro/acciao a mo di armatura o sotto forma di fibre.

Per la Tenlog come avrete capito ero alla ricerca di stampanti capaci di getire più estrusori ma non pensavo che fossero addirittura indipendenti. La cosa mi ha subito intrigato per la versatilità di avere due colori/materiali indipendenti , potrer stampare contemporaneamente 2 oggetti uguali etc o uno solo più grande con materiali diversi..
Anche se penso ci siano dei problemi nelle stampe contemporanee di oggetti uguali con più estrusori sapete quali schede le gestiscono?
Si può andare oltre i 2 estrusori (penso autocostruzione) o conviene prendere la strada di più stampanti , ogniuna con il suo materiale dato i costi limitati di quelle entry level? Vedo che la tendenza per compensare la bassa produttività è quella di accumulare più stampanti 3d .

Oltre la Tenlog nella fascia fino ai 500 euro quali stampanti ci sono con doppio estrusore?

Saluti

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Re: Resine e stampanti 3d

Messaggio da salvatore993 » giovedì 31 dicembre 2020, 8:37

a livello resistenza dipende solo dalla stampante e dal materiale, con una makerbot replicator 2x (comprata nel 2012) ci stampo ingranaggi in asa x pieni che funzionano da anni ormai, in gruppi riduttori, con il Nylon, peek e ultem si va oltre, fanno pezzi funzionali per l'aereonautica.
anche a livello resine si ottengono ottimi risultati, appena posso posto delle foto di pezzi che ho stampato in resina per linee di produzione mascherine.
nella fascia 500 euro doppio estrusore, la tenlog non ha concorrenti se non la hictop che è la stessa rimarcata.
all'auto costruzione per più di due estrusori ci ho pensato anch'io tant'è che ne tengo una in corso d'opera quasi abbandonata, sul progetto e3d tool change, lo trovi sul loro sito, però mi sono reso conto che servirebbe se facessi un uso sporadico e sempre diverso, visto i tempi che si perdono per arrivare ad ottenere ottimi risultati con materiali di volta in volta nuovi. ad esempio per oggetti che non superano 220 x 220 x 250 nel mio caso sono abbastanza, ho destinato delle labits et4 250€ su amazon, più un 200 circa di modifiche, una per un nylon e una per i flessibili, e le ho lasciate solo per quello, mi stampo dei fermatubi in nylon e dei passanti per i cavi a quadro in tpu (flessibili) pensa che per ogni macchina sommavo più di mille euro di questi accessori, e mi dovevo sempre adattare.
per le schede stesso discorso ultimamente sto usando quando necessario le bigtreetech in genere, e la ultratronic per macchine un pò più impegnative, anche se sto iniziando a vedere come si comporta a livello di gestione codice, la planet cnc che conosco molta bene, pur avendo la necessità di avere una cpu dedicata.

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Re: Resine e stampanti 3d

Messaggio da Junior73 » giovedì 31 dicembre 2020, 13:39

Infatti non trovavo alternative alla Tenlog entro quella fascia di prezzo. La possibilità di aggiungere un doppio estrusore (non indipendente) che replica i movimenti di quello in dotazione(sullo stesso supporto) per creare 2 pezzi uguali (area di lavoro permettendo) è fattibile in tutte le stampanti con la loro scheda originale oppure bisogna sempre cambiarla ? Doppiare semplicemente il segnale per il secondo motore dell'estrusore e riscaldare a parte la resistenza?

Per chiarire meglio è come se volessi aggiungere due mandrini alla cnc opportunatamente distanziati (magari con distanza regolabile) per fare 2 pezzi uguali .

Saluti e Buon anno

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Re: Resine e stampanti 3d

Messaggio da salvatore993 » venerdì 1 gennaio 2021, 9:36

fattibilissimo, ma in questo caso secondo me conviene sdoppiare il segnale motore, e fare un controllo per l'estrusore a parte, anche se in teoria tutte le schede potrebbero farlo. il problema poi diventerebbe lo slicer, e il profilo stampa, (che sarebbe un pò il post processor di una cnc) da gestire.
se vuoi fare una "copiatrice" investi in hardware e semplifichi il software, visto che per lo slicer staresti stampando con una stampante standard.

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Re: Resine e stampanti 3d

Messaggio da Junior73 » venerdì 1 gennaio 2021, 13:10

Aspetta Salvatore perchè io sono di coccio , esperto solo nel fare ipotesi . L'unica (mi pare) scheda di controllo della BT che ho visto avere 3 controlli separati per 3 estrusori (con le resistenze e sonde) mi pare essere questa in allegato.

Ipotesi (togliendo per il momento il discorso della grandezza del piatto di stampa...ci torno dopo):

- Posso dirgli di fare lavorare 3 estrusori uguali con lo stesso materiale e quindi replicare un oggetto in tre copie? i tre estrusori li posiziono io manualmente su di un supporto regolabile lungo X in base alla grandezza del piatto, del particolare da riprodurre etc. Sono io a sapere se il pezzo (o meglio i tre pezzi) entra nell'area di lavoro Il programma o slicer mi deve solo replicare i movimenti dei motori di E0 in E1 ed E2 andando quindi a generare un gcode adeguato.
Ho dato uno sguardo al Marlin 2.0 ma ci sono delle cose che devo capire , venendo dal mondo delle cnc.

-Se i tre estrusori li avvicino e carico 3 colori differenti (stesso materiale) posso creare un solo oggetto multicolore, una volta che dico al programma la distanza dell'interasse tra i 3 ugelli? Quindi fammi il primo pezzo bianco con E0, poi rosso con E1 (sapendo che la distanza tra E0 ed E1 è ad esempio di 50mm) , e l'ultimo pezzo verde con la stessa logica.


Sto cercando di leggere tra le righe di quello che mi dici e cioè investire nella parte hardware ,anche se questo porta verso l'autocostruzione, cosa che volevo evitare per la stampa 3d , ma sto capendo che se vuoi funzioni speciali o le paghi con stampanti di un certo livello oppure ti personalizzi la macchina. E' un po come prendere una cnc cinese 6040 e cambiargli scheda/elettronica , cercare di adeguare la struttura....tanto vale farla da se.

Saluti
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Re: Resine e stampanti 3d

Messaggio da turbina » venerdì 1 gennaio 2021, 14:56

Con la stampa multipla riduci la corsa asse X, che da 200mm potrebbe con 3 estrusori diventare una cosa tipo 65mm non di più, per la Y resta 200mm, devono essere regolati bene alla stessa altezza con una tolleranza di 0.1mm

Per un bravo progettista elettronico non e' difficile nemmeno aggiungere il controllo temperatura dei 2 hot-end aggiunti partendo dal segnale del termostato estrusore 1 con una schedina aggiuntiva con i 2 nuovi termostati oppure aggiungendo nel firmware, se disponibile il sorgente , le 2 uscite per le resistenze, i 2 ingressi per le NTC e il parsing per i comandi E2 e E3

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Re: Resine e stampanti 3d

Messaggio da Junior73 » venerdì 1 gennaio 2021, 15:36

@Turbina

Si pensavo,nel caso di autocostruzione , di costruire un piatto che si sviluppa lungo X della grandeza di 200mm x 3, 600 mm circa lasciando la Y a 200 o 300mm. Come se fossero tre piatti insieme nel senso che devono avere la possibilità di accendere almeno 3 zone separate termicamente. Intendo dire delle zone dove il calore non può passare da una zona di stampa all'altra , in modo da poter accendere separatamente le zone solo se servono.
Non so quasi niente sui piatti di stampa 3d...ma di sicuro se erano a freddo come le cnc era molto meglio!!! :)

IL piatto di stampa di una stampante entry level tipo la Ender 3 prima versione è troppo piccolo per fare lavorazioni multiple. Non so se sia meglio prendere tre stampanti entry level già pronte oppure costruirne una del genere più grande. Ci sarà sicuramente un modello già con piatto da 300x300x300 o superiore cui si possono aggiungere facilmente altri 2 estrusori ma al momento non saprei. Questo con la scheda che supporta questo discorso, senza doverla cambiare

Gli estrusori devono poter scorrere su di una guida o rail ed essere distanziati alla bisogna in X e regolati in z alla stessa altezza. Ho visto che li fanno tutti in un solo corpo , molto ravvicinati , per avere più colori ma non per lavorare contemporaneamente (tranne la Tenlog).



Aggiungere controlli di resistenze e temperature a parte è possibile ma forse è meglio che sia già previsto dalle scheda di controllo e dal firmware. Le schede mi sembra che hanno un costo molto basso.

Saluti

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Re: Resine e stampanti 3d

Messaggio da kylotron » venerdì 1 gennaio 2021, 18:46

@junior

prima di tutto devi deciderti se fare copie multiple o stampare con colori differenti.

Nel primo caso ti conviene usare più stampanti, magari identiche. Questo perché se su uno degli estrusori hai un problema con il filamento o all'hotend che si intasa per qualche motivo suo, non potrai interrompere la stampa perché vincolata al completamento del lavoro degli altri 2 estrusori.

Nel secondo caso ci sono diverse possibilità
1) sostituzione manuale del filamento (macchinoso, ma si fa...) con opportune modifiche al gcode che mettono in pausa l'esecuzione e spostano la testa in attesa della sostituzione del filamento

2) estrusore multi-filamento, più facile del primo, ma più complesso dal punto di vista meccanico. Con gli estrusori bowden è facile, Hai un hot-end con n ingressi e n motori che spingono il loro filo quando vengono attivati. Con gli estrusori diretti, generalmente ci sono massimo 2 motori.,.. perché il gruppo di testa andrebbe a pesare parecchio, ...con un solo hotend. Il problema, in entrambi questi casi, è che lo spurgo del materiale avviene, credo, sul pezzo. Quindi il passaggio del colore potrebbe non essere corretto.

3) estrusore singolo con miscelatore di colori. Questa è una novità di appena qualche anno fa. Il filamento, prima di arrivare all'estrusore, passa attraverso un congegno al quale arrivano tutti i colori che ti possono servire. E in "tempo reale" il congegno pensa a tagliare e incollare i vari filamenti in modo che arrivi sulla testa nel punto esatto in cui, da software, si sa che c'è un colore diverso.

4) la 4a e più semplice di tutte, ma più complessa meccanicamente, è la sostituzione dell'intera testa. Su macchine di una certa dimensione, hai un sistema di sgancio automatico della testa. Ogni volta che da gcode bisogna cambiare l'estrusore, la testa si sposta al rack degli estrusori, sgancia la testa montata, monta quella nuova e torna a stampare. Questo permette di avere estrusori differenti, con hot-end differenti, per colori e materiali differenti (alcuni materiali necessitano di hot-end in acciaio, gli altri in ottone...).

Il vantaggio del punto 4 è che puoi usare un materiale particolare/differente per il riempimento, oltre a poter cambiare colore, senza perdere in dimensioni utili o senza complicarti inutilmente la vita. In più, volendo, potresti prevedere una testa laser e/o una fresa. Il tutto sulla stessa stampante.

Qui un video di un sistema di cambio manuale della testa: https://www.youtube.com/watch?v=ERCh2V0VfLY
Qui un video di un sistema di cambio automatico della testa: https://www.youtube.com/watch?v=sd941kne_z8

Sulla mia attuale questo non è previsto per il tipo di asse X che ho adottato (barre tonde parallele poste orizzontalmente con la testa al centro), ma su quella grande (1500x1500x1500 mm utili), andrà ad adottare una trave con 2 guide a ricircolo di sfere contrapposte verticalmente, e quindi avrò la possibilità di avere la testa a sbalzo e, conseguentemente, prevedere la sostituzione della testa.
Il problema, in questo caso, è che l'elettronica dovrà essere adeguata. Duet e poche altre, sono le uniche che permettono di farlo... in quanto è necessario poter controllare molti più motori rispetto ad una classica stampante.
La mia piccolina....

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Re: Resine e stampanti 3d

Messaggio da kylotron » venerdì 1 gennaio 2021, 19:06

Per quanto riguarda invece l'aumento della dimensione del piatto di una stampante tradizionale, non è così semplice come potrebbe essere.

Più aumenti le dimensioni, più il piano deve essere rigido. Specialmente per quelle che hanno il piatto sull'asse Y.
E mantenere una rigidezza adeguata del piano non è facile, anche considerando il fatto che il piatto va scaldato.

Per quanto riguarda la temperatura, se il piano è in vetro, bastano 25-30 gradi con una spruzzata di lacca e il PLA si stampa bene. Garantito!
Però il piano deve essere perfettamente piano. E non è semplice farlo restare tale con le dilatazioni termiche.
La mia piccolina....

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Re: Resine e stampanti 3d

Messaggio da Junior73 » venerdì 1 gennaio 2021, 22:02

L'intenzione principale era quella di dimuinire i tempi di stampa. La possibilbità di stampare a 2-3 colori è una cosa che potrebbe interessare mia figlia (11 anni e mezzo) che ha iniziato a creare cose con la pistola a caldo , poi è passata alle penne 3d. Ora disegna oggetti semplici con sketchup sul suo portatile e mi ha chiesto più volte info sulla stampante 3d (è molto curiosa!!! :) ).
Nel mio caso è molto difficile che andrò a stampare oggetti multicolore ma anche integrali con colorazione diversa dal bianco o altro colore "neutro" . Nel caso vado di verniciatura. La stampante 3d la vedo solo come piccola produzione (2-3 pezzi) di oggetti non "estetici" ma "funzionali" per uso personale . Per più pezzi come dicevo sono per il classico stampino (quando possibile) con resina+ "inerti" di vario genere a seconda dell'uso.

Sospettavo problemi nella stampa multipla di oggetti uguali con più estrusori . Ma allora la Tenlog come blocca la stampa se uno dei 2 estrusori fallisce il pezzo o ci sono altri problemi?
Duet e poche altre, sono le uniche che permettono di farlo.
Mi pare cche ci sia stato il passaggio a 32bit con micro con frequenze di lavoro superiori . Gestire 6-7 motori stepper (4 + 2-3 estrusori) contemporaneamente mette in crisi la scheda da me linkata o similari come quella della Makerbase (Rumba 32bit mi pare)?

Per il piano di lavoro un aumento della grandezza delo stesso è pensabile solo nel caso di autocostruzione. Non penso che si fanno upgrade di stampanti 3d commerciali a "ponte fisso" allungando la corsa di Y o sbaglio?

Nel caso di 3 stampanti 3d entry level cosa mi consigli per una somma totale di 500 euro circa? Pensavo alla classica ender 3 prima versione ma ce ne sono davvero molte. Non è detto che debbano essere uguali...
materiale da stampare penso Pla , Petg , raramente Tpu......

Grazie per le info....molto complete =D>

Saluti

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Re: Resine e stampanti 3d

Messaggio da kylotron » sabato 2 gennaio 2021, 9:01

Io al momento ho usato solo una Anycubic Chiron. Molto facile da usare.
Il problema principale di questa stampante (che a dicembre 2019 costava 320 euro e a giugno 2020 per emergenza l'abbiamo pagata 580 euro perché introvabile), è dato dall'usura della parte in gomma delle "ruote" che scorrono direttamente sui profili di alluminio, oltre al fatto che le viti trapezie dell'asse Z hanno una sede che definire pessima è poco. Nel giro di qualche mese, usandola frequentemente, iniziano i giochi, le usure, le vibrazioni, e la stampante perde velocemente di qualità.
Qualcuno l'ha modificata, installando guide a ricircolo di sfere su tutti e 3 gli assi e sostituendo i supporti delle viti trapezie con supporti dotati di cuscinetti.
Che dire... sicuramente è un ottimo upgrade in quanto la stampante è molto veloce e affidabile come elettronica. Noi la usiamo quasi esclusivamente con ugello 0.6mm con PLA e, al momento TPU... visto che la mia non è ancora disponibile... poi l'uso del TPU passerà sulla mia grande a piatto fisso.

Il problema delle modifiche alle stampanti commerciali è principalmente uno: l'elettronica!

Se non si ha la possibilità di mettere mano al firmware, è inutile fare le modifiche meccaniche.
Non basta allungare un asse, devi anche dire al firmware "we, pirla, guarda che X non è 200, ma 400 mm... vedi di darti una regolata" :badgrin:
Lo capirà?
Non sempre è possibile!

Per quanto riguarda l'elettronica, io sto guardando e studiando le Duet2 e Duet3. Hanno delle ottime potenzialità e non hanno limiti nel numero di motori che si possono controllare. Sulla mia avremo X,Y, 4 per l'asse Z (indipendenti) e 2 Estrusori. Ma volendo si potrebbero aumentare senza problemi. Alla scheda principale, che gestisce 5 motori, se ne può accoppiare una seconda che ne gestisce altri 5.
La particolarità di tale tecnologia è che si può usare un cavetto solo con una scheda particolare per gestire estrusori, sensori di temperatura e fine corsa, hot-end e quant'altro, senza dover portare decine di fili diversi. Ottimo nel caso di una macchina con cambio testa automatico.
Prossimamente arriverà anche la gestione degli encoder linerari. E questo permetterà la gestione completa di una macchina CNC senza alcun limite.
Ovviamente è sempre preferibile la versione originale... i cloni cinesi mi stanno già abbondantemente sulle scatole (ho provato un arduino originale al posto del mio cinese e non ci sono paragoni).
Le altre non le conosco.


Per tua figlia, è un'ottica cosa che sia curiosa... i bambini più sono curiosi e meglio è per loro... si sviluppano meglio!

Bernardo
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Re: Resine e stampanti 3d

Messaggio da salvatore993 » sabato 2 gennaio 2021, 9:35

se ho capito bene, hai la necessità di stampare più oggetti, uguali, insieme, e magari di colori diversi. se è così io opterei con l'aggiunta di N estrusori con controlli separati, in effetti dovresti solo amplificare il segnale dell'estrusore per poterlo sdoppiare, triplicare ecc. è la più semplice, poichè se opti per la scheda a multiple uscite, i dolori arriveranno nella compilazione del firmware, nell'individuare e gestire gli ingressi/uscite disponibili, per la lettura delle temperature, e uscite mosfet degli hotend. dopo di chè dovrai compilare un file Board visto che quello originale della scheda (qualsiasi essa sia) non corrisponderebbe più all'originale. per non parlare del profilo macchina che dovrai costruire in cura, simplify o qualsiasi altro slicer tu voglia usare.
optando per la modifica hardware continueresti a stampare come avessi un solo estrusore, la macchina di fatto ne avrà N ma tutto il resto non lo sa.
farai una sola piastra x con gli estrusori distanziati in modo da non invadere l'area di lavoro del successivo, e all'occorrenza dai corrente agli altri. così in pratica il numero di copie è all'infinito, senza impecolarti nella catena firmware software, che tra l'altro poi diventa dipendente dalle possibilità degli slicer che trovi disponibili

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Re: Resine e stampanti 3d

Messaggio da Junior73 » sabato 2 gennaio 2021, 12:49

Oddio fatemi capire hanno creato delle schede con firmware proprietari in cui non si può decidere il volume di lavoro? :shock: Quindi non si può decidere di ampliare la corsa di un qualunque asse come si fa nelle nostre cnc? Hanno quindi un profilo all'interno degli slicer "chiuso" che non si può cambiare ricaricandolo sulla scheda, o magari dirgli si stampare ungualmente un oggetto che risulta più grande dell'area di lavoro. Scusatemi .... ora mi tornano alcune affermazioni che non capivo. Ma perchè una scelta del genere?

Per la meccanica ne abbiamo parlato in passato e chiaramente è quella che è ," geniale" a suo modo per il contenimento dei costi ma che vale quel che vale. Le vedo bene come riempitrici di flaconi da 10-20ml per piccole produzioni :) . L'uso di rail stile hiwin lo vedo su stampanti a costi ben superiori.
Un upgrade delle guide è possibile ma non credo che avrò uso "intensivo" di queste stampanti. Mancano totalmente i presupposti di tempo, economicità nella gestione etc


amplificare il segnale dell'estrusore
Dalla scheda(di qualunque marchio) parte sempre sia il segnale step/dir che quello di potenza che pilota le due fasi dello stepper dell'estrusore?

Come diceva kylotron in caso di problemi con un estrusore aggiunto come mi regolo?

Saluti

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Re: Resine e stampanti 3d

Messaggio da kylotron » sabato 2 gennaio 2021, 13:51

Il perché delle scelte di un'azienda possono essere tanti. Dal fatto che si vuole evitare quanto più possibile di permettere modifiche che potrebbero compromettere la funzionalità della stampante, al fatto che si voglia, magari, obbligare l'utente a comprare una nuova stampante più grossa o comunque rivolgersi direttamente all'azienda. Non lo so sinceramente, ma alcune non permettono le modifiche. La stampante è così e basta. Poi... ovvio... c'è chi riesce a modificarle in tutto e per tutto... perdendo ovviamente la garanzia e quant'altro.
Però ricordati sempre una cosa... una stampante dal costo di 300 euro, vale meno di 150 euro.
Se è stata progettata per avere 1 solo estrusore, è perché il peso di quell'estrusore (peso dinamico, non statico) rientra nei parametri del progetto.
Se aumenti il peso provochi quasi sicuramente uno sbilanciamento della struttura che potrebbe non resistere a lungo.
La Chiron, dopo 10-12 mesi di uso frequente, va revisionata completamente. Se la usi tutti i giorni la revisione inizia ad essere indispensabile dopo 4-6 mesi. A seconda dell'uso.

Tornando alla tua idea....

Asse Y = piatto di stampa, diciamo 200x200
Asse X = "ponte" con la testa con estrusore bowden (quindi il motore è a parte e non grava sull'asse
Asse Z = viti trapezie con supporti in plastica

Se decidi di moltiplicare per 3 le capacità di stampa, dovrai necessariamente allargare la struttura, triplicare le guide del piatto di stampa, allargare l'asse X e montare altri 2 bowden.

A questo punto hai il primo problema.
Se l'asse X è formato da un solo profilo estruso in alluminio 20x20, sui 35-40 cm di lunghezza complessiva originale, la flessione al centro è impercettibile (c'è... in realtà ed è di diversi centesimi... ma spesso si arriva al decimo di mm).
Allargando l'asse X da 300 a, diciamo 900 mm, hai bisogno di un estruso di 45x30 come minimo. Un peso molto superiore che la struttura potrebbe non gestire. E questo per il semplice motivo che una testa di 250 grammi (cifra assolutamente a caso) che si muove è un conto, ma 3 teste da 250 grammi fanno 750 grammi che si muovono a destra e sinistra con una certa velocità. La struttura dell'Asse Z quasi certamente non reggerebbe. Risultato... la stampante perderà subito di precisione.

Per il piatto di stampa è lo stesso discorso.
Generalmente il piatto si muove in Y (alcune in Z, che sarebbe forse meno complicato, ma neanche poi tanto) su 2 guide. SI tratta generalmente di un una struttura di alluminio che regge ai 4 spigoli i registri per la calibrazione del piatto di stampa, con qualcosa sopra.
Quei piatti sopportano al massimo qualche kg di peso. Non di più.
Aumentando le dimensioni devi montare almeno altre 4 guide, se non vuoi sostituire quelle originali con delle guide più grosse, ma dovrai anche irrobustire enormemente la struttura in alluminio che regge il piatto e rifare completamente il piatto, con il risultato che dovrai cambiare anche il riscaldatore.
La soluzione più facile sarebbe moltiplicare per 3 il singolo piatto, ottenendo 3 piatti singoli mossi da.... 3 motori... perché uno non ce la farebbe più!
Ma a quel punto arriveresti prima a comprare altre 2 stampanti, metterle una di fianco all'altra e usarle contemporaneamente.

Quando ho progettato la mia stampante (che ripeto ha un piano di stampa di 600x600mm), ho calcolato il peso di un blocco di PLA di tali dimensioni (600x600x600)... PIENO AL 100%.
Quel valore (se non ricordo male sono oltre 150 kg), l'ho usato per simulare la deformazione della struttura in acciaio inox (spessore 3mm) che regge il piano. Il risultato teorico è una deformazione massima inferiore al decimo di mm.
Attualmente devo verificare alcune cose, perché scaldandolo, mi sembra che la deformazione sia maggiore, ma ho problemi con la calibrazione dell'asse Z (manuale, il che non è il massimo) e questo mi impedisce controlli approfonditi. Mi sto attrezzando comunque per capire dove sta il problema!


Quindi, per concludere....
O trovi una stampante con un piatto bello largo o già predisposta per 2 o 3 estrusori, oppure, secondo me, non ti conviene farci modifiche perché il costo non rende l'impresa.
La mia piccolina....

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Re: Resine e stampanti 3d

Messaggio da Junior73 » sabato 2 gennaio 2021, 15:17

Allora ho provato a scaricare Cura 4.8 selezionando la stampante Ender 3 Pro prima versione. Ho inserito 400mm in Y al posto delle misure di default ed ho provato ad importare una figura in stl 100x100x300mm(y) Il gcode lo crea con tanto di tempo (2 giorni e 13 ore) con 856 grammi di materiale (bella info :) ) ma suppongo che quando lo vai a caricare sulla stampante non te fa andare giusto?

Se è così quali schede (montate all'interno delle stampanti 3d o da acquistare a parte) permettono di intervenire sui parametri principali o in altre parole che si possono usare per costruire una stampante 3d a piacimento?

Capito le problematiche di pesi e masse statiche ed in movimento assimilabili alle nostre cnc (va a finire che faccio una stampante 3d in cemento per le parti fisse :) ).

Alla luce di quanto dite la scelta è si dettata dal prezzo , area di lavoro a sua volta legata al numero degli estrusori etc ma a questo punto anche dalla libertà di poter apportare modifiche. Non amo i sistemi "chiusi" in genere...fui tra i primi ad applicare letteralmente delle "flebo " di inchiostro alla prima stampante per Pc (forse 30 anni fa)... :evil: mhm questi mettono i chip anche sui filamenti!!!


Saluti

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