Ecco, ero certo che mi avresti immediatamente instradato con buoni consigli.
Per ora ho idee chiare solo sulle esigenze basate sui macchinari che ho sempre visto lavorare, ma penso di poterle ridurre.
L'idea di progettarla non mi spaventa, ma come dicevo non ho modo di lavorare in fretta alcun tipo di dettaglio meccanico e potrei al massimo assemblare un telaio prelavorato e abbinarlo a motori ed elettronica, poi il tempo inizia a diventare prezioso, anzi tiranno...
L'asse X da 1300mm lavorabili è fondamentale. Potrei avere una Y da 800mm e riuscire a fare praticamente tutto; magari questo faciliterebbe la precisione e la rigidezza del ponte.
Tra l'altro un valore di ripetibilità di 0,1 mm potrei accettarlo benissimo sul taglio del legno.
Visto che la macchina la vorrei molto affidabile ci tengo ad azzeccare subito l'elettromandrino idoneo, in grado di lavorare senza problemi in passata singola per i 20mm e in due per i 30mm. Il motore trifase gia' lo avevo preventivato, con inverter etc., anche per via delle minori vibrazioni che genera. Sarei pronto anche a creare un circuito di raffreddamento ad acqua pur di non farla cuocere a meta' lavoro
Da quello che mi fai notare costerebbe meno avere una seconda macchina piu' piccola, anche da 400x300x150mm, per chiedere precisioni piu' elevate, e la userei anche per i cicuiti stampati cosi' finalmente mando in pensione gli acidi ed il bromografo!
Ancora non ho il macchinario che gia' sto pensando di poterlo boxare, per ridurre il rumore e le polveri ma soprattutto perche' solo l'idea di sentire il fischio di una punta rotta in volo per l'officina mi mette i brividi.
So che regolando bene il macchinario ed il software si puo' evitare ma preferisco non correre il rischio visto che l'ho visto succedere (fresa boxata per fortuna).
Grazie per le dritte sull'uso delle frese, sono consigli preziosi!