- una meccanica con pochissimi attriti: ricircoli ovunque, protezioni dalla polvere su guide e viti, lubrificazione come si deve
- un attento progetto delle parti mobili: si calcola il miglior compromesso per avere una struttura che reagisca senza oscillare alle spinte dinamiche (accelerazioni, inversioni) e che abbia il peso minore possibile pur mantenendo la precisione richiesta.
- motori ben dimensionati, alimentazioni separate su ciascun asse (o riserve di filtraggio autonome, di capacita' adeguata)
- elettronica che gestisca il flusso dei dati senza dipendere dal PC (quindi niente Mach3, salvo usare schede accessorie nate ad hoc)
- Gcode prodotto da un CAM di ottimo livello, usato da una persona competente, con le frese giuste e i parametri migliori in base alla macchina.
Su MDF ho raggiunto le velocita' di 6m/min nel 3D interpolato (inteso come velocita' di taglio) ma solo nella finitura, che richiede tantissimo tempo ma effettua asportazioni minime.
Uso Colibri', l'ho fatto con un comune portatile di 5 anni fa, controllo via USB o salvando il file sulla scheda SD a bordo, e' indifferente.
Per farlo pero' ho dovuto montare 2 dissipatori per ogni motore, con ventole, e se la lavorazione dura 4 o piu' ore non supero mai i 3mt/min per motivi di sicurezza (se dura 7 o 8 ore non sto mica a guardare dall'inizio alla fine!).
Si puo' fare solo con certe frese, dipende da tanti parametri non ultimo il mandrino che si usa.
Prima di pensare a questi valori devi essere pienamente cosciente delle spinte di lavorazione, il loro rapporto tra fresa, numero di giri e affondo, e l'influenza della flessione della fresa (se e' un 3D di alto spessore) in base alla spinta di taglio.