Bel lavoro Jakc74!
Non saprei indicarti il metodo migliore in quanto non sono del mestiere e procedo ad intuito e coi pochi mezzi che ho a disposizione e non è escluso esistano soluzioni migliori, comunque, se può tornarti utile, io ho rimosso le bave e affilato i taglienti con una lima rivestita di carta abrasiva a grana molto sottile.
L'ho passata delicatamente, senza premere eccessivamente, muovevo avanti e indietro nel senso del taglio fino a ottenere il risultato voluto. Se poi hai una molatrice da banco adatta allo scopo (come consigliato da Kon) sicuramente risparmierai tempo.
Per rimuovere le bave formatesi lungo l'elica nel conferirle la forma conica, ho invece proceduto prima di fare le scanalature. Le ho rimosse con carta abrasiva a grana sottile, fatta ruotare manualmente attorno al maschio, senza tuttavia andare ad abraderne la parte finale che deve rimanere integra per conferire la giusta forma al filetto.
Dato che tu hai già fatto le scanalature, e non ti sarà possibile usare carta abrasiva in quel modo senza compromettere l'affilatura dei taglienti, potresti rimuovere le bave createsi nel conferire la conicità , con una lama di cutter o una lima ad ago sapientemente usate.
Totem, io ho usato il polietilene soltanto per fare delle prove, era uno spezzone di tubo idraulico e non avendo niente di più adatto mi sono accanito su di lui

. Credo comunque che alla fine userò il delrin, ma devo ancora terminare tutto il resto.
Ieri appena ho letto il tuo messaggio ho messo nel freezer un pezzo di polietilene sul quale avevo già fatto varie filettature che risultavano molto strette. Questo pomeriggio l'ho tolto fuori bello freddo e ho provato a reinserire il maschio in alcune delle filettature notando con gioia che ha rimosso parecchio materiale in eccesso. Adesso sono un po' più larghe e le viti scorrono molto più facilmente, e comunque l'accoppiamento è ancora abbastanza stretto e privo di giochi.
Credo che oltre al restringimento del pezzo, giochi un ruolo fondamentale anche l'irrigidimento: il polipropilene a temperatura ambiente ha una certa elasticità e l'ingresso del maschio tende a dilatarlo leggermente, rendendo irraggiungibili ai taglienti i punti più interni, quando è freddo invece è più rigido e si deforma meno.
Credo che il problema sia risolvibile anche conferendo ai taglienti del tratto iniziale una certa angolatura (come visibile nell'immagine allegata "Angolatura taglienti"), in modo tale che possano penetrare più a fondo. I maschi commerciali sono fatti così.
huliofane, purtroppo era l'ultimo spezzone di vite che mi era avanzato, dunque non mi è stato possibile farlo più lungo. Ora vedo un po' se riesco a portare a termine la CNC, poi, se proprio non riuscirò a costruire chiocciole di buona fattura con quel moncherino

, ne costruirò uno più lungo.
Credo che l'idea di tagliarla a C sia ottima e sicuramente da provare, in modo da poter regolare la chiocciola con precisione e ottenere il miglior compromesso tra il gioco e la coppia necessaria alla rotazione.
Forse l'unico limite alla regolazione è rappresentato dall'attrito che le creste della vite eserciteranno sulle pareti più interne della chiocciola, nonché dall'attrito che il fondo della vite eserciterà sulla parte più esterna. In quest'ultimo caso si può facilmente risolvere praticando nella chiocciola un foro di diametro leggermente superiore al diametro interno della vite.
Per eliminare invece il contatto della parte esterna della vite con la parte interna della chiocciola, bisognerà , o ridurre leggermente il diametro esterno della vite (ardua impresa), oppure asportare più materiale dalla chiocciola e il che sarebbe possibile modificando opportunamente il maschio (come visibile nell'immagine allegata: "modifica profilo taglienti").
Io volevo provarci, poi ci ho rinunciato per paura di rovinare l'ultimo pezzo di TPN che mi era rimasto, ma se riesco ad escogitare un modo sicuro per rialzare leggermente (qualche decimo di mm) anche soltanto 3 dei taglienti, ci proverò.
Che ne dite? E' un'idea assurda oppure può funzionare?
Ciao!
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