resistenza di frenatura

Sezione dedicata all'elettronica di controllo cnc.
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Franco99
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Re: resistenza di frenatura

Messaggio da Franco99 » mercoledì 30 maggio 2012, 13:20

(LAM DP1832)

Si, la resistenza devi procurarla da solo e dimensionarla in funzione
della tua macchina.

Nel manuale del DP1832 c'è sicuramente scritto quanto è la corrente
massima per il transistor che inserisce e disinserisce la resistenza.
Questo valore non deve mai essere superato altrimenti c'è il rischio
di danneggiare il transistor.

Nella documentazione della Granite VSD-E a pagina 18: LINK

Since braking is momentary, resistor power rating can be often selected
below calculated peak power.

Sizing example: We have 160 Vdc bus voltage on medium size machine where we
want to size a braking resistor. The minimum allowed resistance becomes
160V/10A=16Ω which would equal about 160V²/16Ω=1600 Watts of braking power.
Since typical systems don't need so much braking, we choose resistance
of 150Ω which equals power of 171 Watts. Resistor with power rating of 100 W
should be safe choice in this example.


In questo esempio della Granite hanno messo una resistenza da 150 ohm / 100W.
Con una resistenza da 150 ohm a 160 volt la corrente sarà  di 1,06A e la potenza
da dissipare in calore dalla resistenza circa 170W. Visto che la resistenza rimane
inserita per un tempo molto breve, una resistenza da 100W è sufficiente anche se
per brevi istanti deve dissipare 170W.

I = V/R
160V / 150ohm = 1,06A di corrente.

P = V x I
160V x 1,06A = 169.6W

Una corrente 1,06A non è un problema perché il transistor che inserisce e
disinserisce la resistenza del Granite VSD-E tiene fino a 10A.

Alla Distrelec.it:

150 ohm (100 watt)
Numero di articolo: 727263 LINK

150 ohm (200 watt)
Numero di articolo: 727282 LINK

Queste resistenza devono essere montate su un'aletta raffreddamento per
poter dissipare il valore nominale di potenza. LINK

Con il LAM DP1832 la soglia di tensione di intervento della resistenza di frenatura
può essere facilmente modificata attraverso il trimmer posto frontalmente sul pannello
dell’alimentatore. Se guardi la documentazione vedrai che puoi regolare la tensione di
intervento della resistenza di frenatura da 100V DC a 200 V DC.

* * *

Quando alimentato in monofase il LAM DP1832 fornisce al massimo 6A in DC.

* * *

Prudenza con 160V DC, se prendi la scossa il salvavita di casa non scatta!

* * *

Saluti,

Franco

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Re: resistenza di frenatura

Messaggio da cncpaolo » martedì 16 ottobre 2012, 10:17

Interessantissima questa discussione ma c'e` una cosa che non capisco:
come fa il driver a sapere quale e` la tensione nominale dell'alimentatore ad esso collegato?

In altre parole, se lo shunt sull'alimentatore serve a proteggerlo (l'alimentatore) dalle sovratensioni,
lo shunt sul drive serve a proteggere l'alimentatore o piuttosto a proteggere se stesso (il drive) ?

Mi spiego con un esempio numerico.
In questo thread si e` detto che il drive della Granite lavora nominalente a 160V, ha in realta` il limite ultimo a 200V, ma si raccomanda di non superare i 180V. Quindi posso immaginare che in pratica il braking resistor intervenga quando la tensione raggiunge i 180V (lasciando 20V di margine di sicurezza prima che si rompa qualcosa).

Ora supponiamo che io colleghi a questo drive un alimentatore da 50V realizzato con componentistica da (solo un esempio per capirci) 70V, e non metto nessuna resistenza di frenatura perche` mi fido del fatto che c'e` la resistenza sui drive.
Faccio andare la macchina, entro in frenatura, la tensione sale, sale... 60V, 70V... e poi l'alimentatore salta perche` lo shunt del drive non interviene fino a 180V.

Oppure, magicamente, il drive del motore ha modo di indovinare quale e` la tensione massima dell'alimentatore ad esso collegato ed autoadattare la tensione di intervento su quello?

Non credo... certo in un impianto "omogeneo" dove l'alimentatore, i motori, i drive, avessero tutti di targa la stessa tensione massima uno shunt con un limite di tensione impostato ragionevolmente, protegge tutti i componenti dell'impianto;
ma in un sistema "fritto misto" come spesso succede dove vengono mescolati componenti con tensioni massime differenti, la protezione deve essere tarata sul componente piu` debole dell'impianto, non sul piu` robusto...

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Re: resistenza di frenatura

Messaggio da Zebrauno » martedì 16 ottobre 2012, 11:27

E' tutto molto semplice in realta'.

Lo shunt lavora con uno stadio comparatore che prende come riferimento la tensione di alimentazione dei drive, dunque se tu lo metti in funzione su un ramo a 50V iniziera' a chiudere sulla resistenza gia' quando dai motori leggera' 52V (se e' tarato con 2V di margine).

Serve a proteggere gli stadi finali del drive, qualora venissero alimentati a pochi V dal loro limite di funzionamento.

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Re: resistenza di frenatura

Messaggio da cncpaolo » martedì 16 ottobre 2012, 12:16

Continuo a non capire.
Nel tuo esempio lo shunt stacca a 52V perche` qualcuno lo ha tarato cosi`.

Se io adesso cambio tutta la parte di alimentazione con una da 12V, lo shunt magicamente si ritara da solo a 14V senza nessun intervento umano? Come fa a capirlo da solo e a ritararsi da solo?

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Re: resistenza di frenatura

Messaggio da Franco99 » martedì 16 ottobre 2012, 12:20

@cncpaolo:

La tensione d'intervento può essere fissa (quella massima del driver),
può essere regolabile tramite un potenziometro (trimmer) oppure, come
dice Zebrauno, può essere gestita automaticamente da un comparatore che
misura la differenza fra la tensione d'alimentazione e la tensione presente
sul motore quando questo decelera. Il manuale del driver oppure il
servizio di assistenza del fabbricante dovrebbero dare queste informazioni.

Saluti,

Franco

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Re: resistenza di frenatura

Messaggio da cncpaolo » martedì 16 ottobre 2012, 12:30

Ah, forse ho capito!
L'alimentatore e il motore sono collegati a due connettori differenti del drive.
In questo modo il drive puo` misurare il delta di tensione tra i due e se supera una certa soglia, scaricare l'eccesso sulla resistenza.
OK. In questo modo la tensione di intervento si auto-adatta a quella di alimentazione.

Pero` adesso non mi torna un'altra cosa.
Se il motore resta normalmente "isolato" dal drive rispetto all'alimentazione, quando il motore frena dovrebbe aumentare la tensione solo lato motore. Invece all'inizio del thread si era detto che il motore in frenata fa aumentare la tensione sulll'alimentatore....

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Re: resistenza di frenatura

Messaggio da Franco99 » martedì 16 ottobre 2012, 13:02

@cncpaolo:

Con un diodo in serie è possibile isolare.

Come già  spiegato nel mio messaggio precedente, solo certi driver hanno un comparatore
che adatta automaticamente il punto d'intervento della resistenza. Altri driver non hanno
protezione, in altri la tensione d'intervento è fissa oppure è regolabile con un trimmer.
(Driver senza protezione richiedono un dispositivo di protezione esterno).

Saluti,

Franco

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Re: resistenza di frenatura

Messaggio da cncpaolo » martedì 16 ottobre 2012, 14:14

Adesso mi e` tutto molto piu` chiaro, grazie! Mi mancavano le condizioni al contorno.

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Re: resistenza di frenatura

Messaggio da Zebrauno » martedì 16 ottobre 2012, 14:18

Il motore non e' isolato dall'alimentatore....viene messo in conduzione tramite i finali durante il funzionamento.

La base di qualsiasi circuito dumper e' il comparatore di tensione, ci sono in rete anche degli schemi sul sito della Gecko che ne mostrano un esempio applicativo molto chiaro.

Lo allego, sara' piu' chiaro di mille parole.

ciao
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Re: resistenza di frenatura

Messaggio da Franco99 » martedì 16 ottobre 2012, 21:20

(Vedi immagine allegata).

In questo schema della Granite Devices si vede come il
loro alimentatore viene isolato dai servo drives con un
diodo di potenza. Questo diodo fa in modo che la tensione
generata dai motori non possa raggiungere l'alimentatore.
Sullo stesso schema si può vedere che uno dei due servo
drive ha una resistenza di frenatura collegata. (Una sola
resistenza può bastare per più servo drives se questi sono
alimentati dallo stesso alimentatore e se gli assi sono leggeri).

Datasheet dell'alimentatore con lo schema a pagina 3. LINK

Saluti,

Franco
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Re: resistenza di frenatura

Messaggio da cncpaolo » mercoledì 17 ottobre 2012, 0:27

A pagina 4 del datasheet si vede come, per questo drive, i valori di soglia minimi e massimi della tensione vanno impostati esplicitamente dall'utente.

Direi che in questo specifico esempio, non esiste un isolamento interno al drive tra il motore e l'ingresso dell'alimentazione, per questo viene aggiunto un diodo esternamente per proteggere l'alimentatore, e il drive non ha modo di usare un comparatore di tensione (leggerebbe sempre zero) per cui i valori di soglia bisogna dirglieli...

Questo schema mi piace, perche` quando un motore frena l'energia puo` essere recuperata dagli altri motori.

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