Posso dire finalmente: E' Finita! (vecchio retaggio del militare...)
Se lo rifarei? non lo so. A me serviva una cnc più grande di quella che avevo già, non l'ho costruita per il piacere di farlo, anche se alla fine mi sono divertito. Mi ci sono buttato senza aver mai lavorato alluminio e senza aver mai montato/assemblato niente di meccanico (molto diverso dall'incastrare insieme due pezzi di legno, vedi tolleranze, utensili, ecc) con l'idea di risparmiare e farmi qualcosa di personalizzato. In effetti se si guardano cnc professionali (intese come già pronte di pari dimensioni) qualcosa ho risparmiato, qualche migliaio di euro, ma non devo mettere in conto tutto il tempo che ho impiegato nel progettare, preparare e assemblare i pezzi. D'altro canto però quando avrò un problema meccanico, potrò intervenire ad occhi chiusi, se avrò un problema di elettronica userò gli occhi di un altro....
Mah si, lo rifarei. Ormai c'ho preso gusto. Con calma vedrò di trasformare la cnc piccola in una 5 assi. Ma questa sarà un'altra storia.
Breve riassunto per completezza.
Il progetto è nato dall'esigenza di avere un pantografo che mi consenta di lavorare legno massello, forme artistiche in 3d; volevo il piano sotto libero in modo da usare il 4 asse senza troppi limiti di dimensioni del pezzo da lavorare. Dopo una 60 di progetti, dopo ripensamenti, dubbi, ecc, ho deciso per la configurazione più semplice da realizzare e, soprattutto, da assemblare e mettere in squadra.
Mettere i supporti BK e BF delle viti Y sui profilati hanno consentito di trovare molto facilmente l'allinemaneto e il parallelismo con la guida sottostante; inoltre tale sistema ha consentito di attaccare praticamente la chiocciola sulla traversa del ponte e ridurre, se non azzerare il braccio delle forze in gioco. Il ponte, a viti staccate, lo muovevo con due dita. Di contro il sistema a doppia vite ha bisogno di un'elettronica più sofisticata per evitare danni in caso di intraversamenti dovuti a perdite di passi.
Molti dettagli sono stati pensati, per inesperienza, in corso d'opera e adattati a struttura già montata perciò un pò accrocchiati
Area di lavoro effettiva 750x1150x180 (i soffietti mi hanno mangiato 100 di corsa utile)
ELETTRONICA
- Scheda di controllo Kflop
- Motori stepper:
X: Nema 34 da 12 Nm
Y: 2 Nema 34 da 12 Nm in Closed Loop con encoder sulle viti
Z: nema 23 da 3 Nm
4 Asse: Nema 34 da 5,6 Nm
- gli assi lineari sono moltiplicati x 2 tramite pulegge da 20 e 40 denti (HTD). L'asse rotativo è in rapporto 3,6 (pulegge da 20 e 72)
- Driver da 50v alimentati a 36v e 4,5 A
Diciamo che motori e driver non sono all'altezza del controllo, che tradotto (vedi pagine precedenti) significa che la Y in CL lavora in tranquillità a 4 mt/min, a 5 è al limite. La X e Z arrivano rispettivamente a 9 e 7 mt/min. Per adesso va bene così, in futuro vedremo ti cambiare gli stepper con dei servo.
Il lavoro, egregio, è stato materialmente fatto dall'amico Walgri con la consulenza esterna di Pedro, ai quali va un sincero grazie.
MECCANICA
Viti: X 2010, Y 2510, Z 1605
Guide lineari Hiwin con 4 pattini per ogni asse;
Piastre in alluminio da 20 fresate in proprio;
Sistema di lubrificazione parzialmente centralizzato;
soffietti in gomma telata.
Ultimi aggiustamenti: ho serrato meglio i punti di giunzione dei vari profilati con delle piastre di ferro e i rumori di ferraglia sono spariti quasi del tutto, quasi.
Un pò di foto e infine un filmatino.
Ciao
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