Il primo è quello di ricevere aiuto durante l'opera di restauro e messa a punto.
Il secondo è quello di fornire documentazione, anche fotografica, delle varie fasi del restauro, a quanti si accingessero ad acquistare una macchina usata tradizionale, anche di categoria superiore a questa, con molti anni alle spalle e magari trascurata nella manutenzione, come nel mio caso, ma perfettamente funzionante e con giochi quasi inesistenti,spendendo gli stessi euro di una cinesina del peso di un centinaio di Kg e magari con ingranaggi in plastica. Onde evitare risentimento da parte degli amici possessori di macchinette cinesi, voglio precisare che nella scelta gioca un ruolo determinante il fattore spazio, la non remota possibilità di prendere grosse fregature e non ultimo la corrente elettrica che si ha. Fatto questo doveroso preambolo passo a una descrizione sommaria della Alcor, con i pregi , ma in particolar modo con le cose mancanti e i difetti che man mano che vado avanti nell'opera di restauro riesco a rilevare con la mia quasi ignoranza in materia su questo tipo di macchine.
Costo della fresatrice: 1200,00 euro
Trasporto: 200,00 euro iva compresa (circa 32 euro a quintale, da Forlì fino al mio paese che si trova a una trentina di Km a sud/est di Gaeta famosa fino a qualche anno fa,per chi ha qualche anno come il sottoscritto e ha fatto il militare, per il suo carcere militare, e non solo).
Con la fresatrice, a parte, ho ricevuto 12/13 frese in regalo delle quali i due dischetti giallo oro regalo personale di Carlo1974, come si nota nelle foto che andrò ad allegare, e 5 coni iso 30
La morsa che non è per fresatrice ma da trapano: 50 euro
Ad una prima ispezione generale si nota subito la robustezza della struttura della macchina, anche se piccoline, queste macchinette venivano costruite per durare negli anni.
La macchinetta pesa poco meno di 6q ed è alta 145 cm,in alcuni punti del basamento ho potuto notare spessori di ghisa che sfiorano i 25/30 mm e oltre, con nervature di rinforzo molto fitte, i carterini laterali e gli sportelli posteriori così come il quadro elettrico, tutti in alluminio hanno spessore che va da un minimo di 8mm a oltre i 10/12 mm.
Lo slittone è molto robusto e senza giochi apparenti, ad una prima messa in moto non si sentono rumori strani provenienti dagli ingranaggi della testa, è chiaro che una migliore verifica si potrà ottenere con utensile montato e in fase di lavoro, ma questo è successivo.
Avanzamenti asse x in automatico e manuale, asse y e z solo in manuale. Tavola molto robusta e priva di grossolani colpi di utensile o altro, vite della tavola con misura poco usuale: passo 4 e diametro 17 in buono stato così come pure la chiocciola.
Motore fresa in origine doveva essere 220 trifase 2 CV, poi trasformato in 380, con doppia velocità e inversione di marcia.
Motore avanzamento, stesso discorso da 220 a 380, a doppia velocità .
Velocità : 16 da un min. di 78 a un max di 2100 giri a minuto.
Ora le cose che secondo me non vanno o che mancano:
Stato pietoso della vernice, macchina sporca e mal tenuta e forse mai pulita, con trucioli infilati in ogni dove, anche nei posti più impensabili, amalgamati con l'olio seccato che non venivano via neanche con getto d'aria compressa a 12 atm.
Manca la pompa dell'acqua, manca la leva della frizione,forse mancano altre 2 leve laterali alla tavola, ci sono gli attacchi funzionanti ma le leve,o qualcosa di equivalente come credo, mancano.
Le cinghie erano rovinate, ma già sono state sostituite.
La leva per il ritorno rapido su cremagliera è stata piegata per consentirgli lo scavallamento del volantino, ma per come è stata sagomata metterei alla forca chi l'ha fatto. Per il mentre mi fermo quì ed inizio ad inserire le prime immagini della fresatrice appena scaricata dal corriere...