ma xchè non inserisci un bel video e ci fai vedere come gira?
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- iw1dov
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Sono andato a guardare il sito segnalato ed ho scaricato i disegni... chissà che, finito con i motori grossi, non mi venga in mente di cimentarmi anche con quelli piccoli!
Due cose. Una di cultura (visto che non ho trovato traccia di menzione): per chi è interessato, vedo che il motore ha distribuzione sistema Stephenson a cassetto piano, realmente regolabile. Nei motori a vapore, la coppia si regola non mediante la pressione del vapore (che in teoria, per avere il rendimento termodinamicamente più efficiente, dovrebbe sempre essere la massima possibile - nel campo di funzionamento del motore, s'intende), bensì controllando il grado d'introduzione, ossia il periodo in cui il cassetto mantiene aperta la luce d'introduzione del vapore. Mediante lo stesso comando è possibile rovesciare le fasi della distribuzione, invertendo così il senso di rotazione del motore.
Potrebbe essere interessante collegare il comando della distribuzione ad un regolatore di Watt, ottenendo così la regolazione automatica della coppia al variare del carico applicato al motore...
L'altra cosa è di sicurezza, casomai qualcuno si cimentasse nella costruzione della caldaia. L'autore francese dice giustamente che una caldaia mal costruita può diventare una bomba, perciò ricorda che deve essere provata a freddo (suggerisce tre volte la pressione di esercizio)prima di essere accesa, però non dice (o almeno io non ho visto) come si fa.
Per chi non lo sapesse, la prova (o come si dice in gergo, la "pressatura") a freddo di una caldaia si fa ad acqua. Dopo aver bloccato la valvola di sicurezza, si riempie completamente la caldaia d'acqua e se ne pompa a forza altra dentro, dimodochè la pressione interna si porta pressochè subito al valore richiesto per la prova. Non devono ovviamente aversi perdite o trasudamenti di liquido, nè tantomeno cretti, rigonfiamenti o cedimenti nè delle pareti del corpo cilindrico, nè di quelle del focolare.
Giusto: la valvola di sicurezza. Il francese non ne parla, ma è certamente un'ottima idea metterne una; dato il tipo di applicazione, probabilmente va bene anche una da caffettiera. Altrimenti se ne può costruire una a peso e leva: semplice ed efficace (oltre che realistica).
Dimenticavo: durante il funzionamento della caldaia bisogna badare a che il livello dell'acqua non scenda MAI al disotto del punto più alto del focolare (cielo): anche in una piccola caldaia da modellismo, se ciò accade, si corre il rischio di arroventare le lamiere del cielo del focolare con conseguente pericolo di esplosione. E comunque, se il cielo del forno dovesse scoprirsi, spegnere immediatamente la fiamma e, soprattutto, ASSOLUTAMENTE NON introdurre acqua in caldaia, ma lasciare che le lamiere si raffreddino naturalmente.
Buon vapore!
Due cose. Una di cultura (visto che non ho trovato traccia di menzione): per chi è interessato, vedo che il motore ha distribuzione sistema Stephenson a cassetto piano, realmente regolabile. Nei motori a vapore, la coppia si regola non mediante la pressione del vapore (che in teoria, per avere il rendimento termodinamicamente più efficiente, dovrebbe sempre essere la massima possibile - nel campo di funzionamento del motore, s'intende), bensì controllando il grado d'introduzione, ossia il periodo in cui il cassetto mantiene aperta la luce d'introduzione del vapore. Mediante lo stesso comando è possibile rovesciare le fasi della distribuzione, invertendo così il senso di rotazione del motore.
Potrebbe essere interessante collegare il comando della distribuzione ad un regolatore di Watt, ottenendo così la regolazione automatica della coppia al variare del carico applicato al motore...
L'altra cosa è di sicurezza, casomai qualcuno si cimentasse nella costruzione della caldaia. L'autore francese dice giustamente che una caldaia mal costruita può diventare una bomba, perciò ricorda che deve essere provata a freddo (suggerisce tre volte la pressione di esercizio)prima di essere accesa, però non dice (o almeno io non ho visto) come si fa.
Per chi non lo sapesse, la prova (o come si dice in gergo, la "pressatura") a freddo di una caldaia si fa ad acqua. Dopo aver bloccato la valvola di sicurezza, si riempie completamente la caldaia d'acqua e se ne pompa a forza altra dentro, dimodochè la pressione interna si porta pressochè subito al valore richiesto per la prova. Non devono ovviamente aversi perdite o trasudamenti di liquido, nè tantomeno cretti, rigonfiamenti o cedimenti nè delle pareti del corpo cilindrico, nè di quelle del focolare.
Giusto: la valvola di sicurezza. Il francese non ne parla, ma è certamente un'ottima idea metterne una; dato il tipo di applicazione, probabilmente va bene anche una da caffettiera. Altrimenti se ne può costruire una a peso e leva: semplice ed efficace (oltre che realistica).
Dimenticavo: durante il funzionamento della caldaia bisogna badare a che il livello dell'acqua non scenda MAI al disotto del punto più alto del focolare (cielo): anche in una piccola caldaia da modellismo, se ciò accade, si corre il rischio di arroventare le lamiere del cielo del focolare con conseguente pericolo di esplosione. E comunque, se il cielo del forno dovesse scoprirsi, spegnere immediatamente la fiamma e, soprattutto, ASSOLUTAMENTE NON introdurre acqua in caldaia, ma lasciare che le lamiere si raffreddino naturalmente.
Buon vapore!
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Davvero notevole, i complimenti sono ultronei (che c.... significa? Vedete il Devoto-Oli; il primo che mi da un'esatta traduzione si becca una cena a casa mia).
Un lavoro coi fiocchi!
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- ziorick
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Ti sei salvato solo perchè hai aggiunto che volevo dire "superflui";
difatti il primo significato, nel vocabolario, non è sempre quello + confacente al contesto della frase, o meglio, non è quello semanticamente più corretto.
Per la cena, basta che mi avvisi due ore prima, si può fare quando vuoi.
difatti il primo significato, nel vocabolario, non è sempre quello + confacente al contesto della frase, o meglio, non è quello semanticamente più corretto.
Per la cena, basta che mi avvisi due ore prima, si può fare quando vuoi.
- ziorick
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Re: .
avv.argenta ha scritto: Per la cena, basta che mi avvisi due ore prima, si può fare quando vuoi.





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Tenertela in caldo? Me la sbafo io!! 

- ziorick
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Vero! Perchè essendo un liquido pressoche incomprimibile, se la caldaia dovesse cedere, la pressione "crollerebbe" istantaneamente ed al massimo ci si potrebbe bagnare un poPer chi non lo sapesse, la prova (o come si dice in gergo, la "pressatura") a freddo di una caldaia si fa ad acqua.


Mentre quando il vapore è in pressione e quindi con acqua a temperatura superiore a 100° in caldaia, in caso di cedimento, l'aqua non può trovarsi oltre i 100° a pressione ambiente, e vaporizza all'istante creando .... "qualche guaio"


Giusto IW1DOV ?
- Bit79
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Infatti le caldaie per le macchine a vapore (ovviamente quelle reali) sono le più pericolose in caso di esplosione, nonostante la relativamente bassa pressione di funzionamento, proprio per l'enorme quantità di acqua surriscaldata che contengono.
Non accontentarti mai, scegli gli strumenti giusti, usali bene, non accettare compromessi, pretendi il successo. Poi ricomincia da capo.
- iw1dov
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Giusto, ziorick. Se interessa, posso anche recuperare la formula per calcolare l'energia che si libera in questi malaugurati, ma per fortuna rarissimi casi.
Per essere precisi, Bit79, non si può fare distinzione tra caldaie "per macchine a vapore" e per altre apparecchiature: non ci sono differenze tra generatori di vapore che muovono motori o turbine e quelli che, invece servono impianti di riscaldamento, sterilizzatori, o altro genere di servizi "statici". Si deve, invece, fare differenza tra la tipologia costruttiva, cioe tra generatori "a tubi di fumo" e "a tubi d'acqua". Effettivamente le seconde, contenendo un molto minor volume di liquido, in caso d'incidente potenzialmente causerebbero danni minori rispetto alle prime.
Ma non vorrei che con tutto questo parlare di esplosioni, qualcuno si spaventasse... con i dovuti accorgimenti tutti i generatori di vapore, anche e soprattutto quelle piccole per i modelli come il motore di antybarb, sono perfettamente sicuri.
Per essere precisi, Bit79, non si può fare distinzione tra caldaie "per macchine a vapore" e per altre apparecchiature: non ci sono differenze tra generatori di vapore che muovono motori o turbine e quelli che, invece servono impianti di riscaldamento, sterilizzatori, o altro genere di servizi "statici". Si deve, invece, fare differenza tra la tipologia costruttiva, cioe tra generatori "a tubi di fumo" e "a tubi d'acqua". Effettivamente le seconde, contenendo un molto minor volume di liquido, in caso d'incidente potenzialmente causerebbero danni minori rispetto alle prime.
Ma non vorrei che con tutto questo parlare di esplosioni, qualcuno si spaventasse... con i dovuti accorgimenti tutti i generatori di vapore, anche e soprattutto quelle piccole per i modelli come il motore di antybarb, sono perfettamente sicuri.
- Bit79
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