Ciao Vinicio,
cerco di rispondere alle tue domande:
Altro che arrabbiarmi mi fa molto piacere che vuoi utilizzare il mio progetto (se così si può chiamare

) se pubblico i miei lavoretti è per dare un aiuto proprio come l'ho ricevuto io "copiando" il lavoro altrui
La cinghia un po' fa muovere il mandrino, avevo fatto delle prove e purtroppo anche stringendo moltissimo (fino a far faticare il motore a girare) un po' di torsione rimane, lavorando legno non noti nulla ma se pensi di dover fare passate pesanti sul metallo allora la cinghia è da scartare secondo me.
Il rapporto di riduzione è da calcolare in modo da non avere decimali, non che non siano gestibili da mach ma almeno a me da fastidio vedere numeri tipo x.333333333333
I cuscinetti affondano per 5mm nel pannello in una sede ricavata precedentemente, praticamente ho prima ricavato le due sedi per i cuscinetti poi ho unito insieme i due pannelli mettendo un pezzo di tondo ben incastrato nelle sedi e bloccandoli insieme con dei morsetti e infine ne ho spianato con la fresatrice i lati così da avere (almeno nella mia testa) un perfetto parallelismo.
L'asse del mandrino è un tondo tornito di alluminio, in cui viene avvitata una flangia dove poi avvita a sua volta il mandrino.
Il tutto rimane bloccato da un lato con la puleggia che appoggia sul cuscinetto e dall'altra con la flangia (di cui mi chiedi il motivo della sua esistenza) che appoggia sull'altro cuscinetto, regolando la distanza tra quella flangia e la puleggia si regola il carico sui cuscinetti e quindi si elimina ogni possibile gioco, e per quanto macchinoso funziona molto bene, il mandrino gira perfettamente.
Se hai altre domande chiedi pure
