COS'E' l'ACIDO OSSALICO
L'acido ossalico o acido alifatico bicarbossilico è un acido biacarbossilico, avente formula molecolare (COOH)2. L’acido ossalico è il capostipite degli acidi bicarbossilici ed è noto, oltre che nella forma anidra, in quella idrata (biidrato); quest’ultima costituisce in genere il prodotto del commercio; cristalli inodori, incolori, solubili in acqua e nei solventi polari. A circa 100 °C diventa anidro e in questo stato fonde a 189 °C; a temperatura più alta si scinde in anidride carbonica e acido formico. L’acido ossalico è un acido mediamente forte (le sue costanti di ionizzazione in acqua sono K1=5,9∙10–2 e K2=6,4∙10–5); è dotato di un discreto potere riducente ossidandosi ad anidride carbonica e acqua. Si forma per ossidazione di gran parte delle sostanze organiche (zuccheri, amido, cellulosa, glicole ecc.). Industrialmente si prepara per demolizione di carboidrati di diversa origine (legno ecc.) con idrossidi alcalini fusi o con acido nitrico fumante, come sottoprodotto nella fermentazione citrica e per sintesi da ossido di carbonio e idrossido sodico (si forma dapprima il formiato sodico che per riscaldamento a circa 380 °C si trasforma in ossalato di sodio sviluppando idrogeno).
USO:
Le applicazioni dell'acido ossalico sfruttano la sua acidità e la sua ossidabilità : viene usato in formulazioni di prodotti sbiancanti e antiruggine, nonché in preparati per il trattamento superficiale dei manufatti in legno. Trova uso anche nell'industria chimica come purificante in diverse produzioni, nell'industria conciaria e tessile, come stabilizzante dell'acido cianidrico, per la fabbricazione di inchiostri e detersivi, come mezzo per la precipitazione di terre rare e per la fabbricazione della gomma. Viene utilizzato inoltre per il trattamento autunnale di controllo della varroa in apicoltura . Viene usato anche per la lucidatura del marmo.
!!!!AVVERTENZE!!!!
L'acido ossalico è NOCIVO!Negli organismi animali l’oossalico si ritrova, in piccole quantità , come normale costituente del sangue (dove rappresenta un prodotto del metabolismo intermedio, che entra a far parte come ossalacetato del ciclo di Krebs), delle urine, della bile, delle feci. Nell’organismo umano possono anche formarsi calcoli renali e vescicali costituiti da ossalato di calcio. L’ossalemia è il contenuto di acido o. nel sangue; si determina sul siero e i valori normali variano secondo il metodo di determinazione (per lo più si aggirano intorno a 3-5 mg per 100 g). Aumento dell’ossalemia si può osservare, oltre che nella diatesi ossalica , in alcune epatopatie, nell’uremia, talora nel diabete mellito. L’ossaluria è l’eliminazione urinaria di acido ossalico; essa aumenta in tutte le condizioni che si accompagnano ad aumento dell’ossalemia. A seconda del contenuto in calcio delle urine, l’ acido o. è eliminato in soluzione o in forma cristallina come ossalato di calcio. L’avvelenamento da acido ossalico è detto ed è caratterizzato da lesioni gastro-intestinali e renali e da disturbi nervosi. L’ossalosi è una rara condizione morbosa caratterizzata dalla presenza di depositi di ossalato di calcio nei reni e, talora, in minore quantità , in altri organi (cuore, vasi, tiroide, ossa). Nei casi in cui le concrezioni presenti nel rene sono particolarmente cospicue l’ossalico è anche detta nefrocalcinosi ossalica . La sintomatologia è dominata da fenomeni dolorosi (coliche renali) connessi alla presenza di calcoli.
Detto questo è fondamentale prestare sempre attenzione quando si usa l'acido nelle nostre attività ! usare sempre:
- MASCHERINA PROTETTIVA PER LE VIE RESPIRATORIE in modo tale da evitare l'inalazione dei vapori nocivi sprigionati dalla soluzione ossalico/acqua calda ed evitare seri danni renali.
- GUANTI IN GOMMA: Anche se l'ossalico non è fortemente aggressivo per la pelle, è pur sempre un acido quindi è consigliato usare sempre i guanti in gomma.
- OCCHIALI PROTETTIVI: Obbligatori quando si maneggia l'ossalico, dato che uno spruzzo accidentale può causare seri danni oculari!!!
PULIZIA DEL REPERTO CON ACIDO OSSALICO
Nel precedente paragrafo è stato detto che l'ossalico viene impiegato anche nelle industrie per vari motivi (pulizia del marmo, trattamento del pellame, apicoltura anche se ora è stato bandito), ma a noi ci interessa per un altro motivo: far tornare alla luce del sole la vernice, colore, litografia o zincatura rimasta nascosta sotto la ruggine per tanti anni. L'acido ossalico è uno degli acidi più adatti per fare ciò, dato che non è molto aggressivo ed è parecchio controllabile, quindi perfetto per rimuovere solo la ruggine che ricopre il nostro oggetto e far tornare il colore della vernice o la litografia. E' giusto dire che l'ossalico fa miracoli SOLO se le condizioni iniziali del pezzo da trattare sono buone e quindi la ruggine è omogenea e superficiale, invece se la ruggine è passante o aggressiva non si potrà recuperare in modo soddisfacente il pezzo. In questo caso è consigliabile trattare l'oggetto con altri prodotti più adatti a bloccare il processo d'ossidazione piuttosto che a un intervento di rimozione della ruggine, che può causare buchi (ruggine passante) o sgretolamento dell'oggetto.
PREPARAZIONE DELL'OGGETTO DA TRATTARE
Perchè l'acido ossalico agisca bene sulla ruggine e non rilasci patine difficoltose poi da rimuovere, è molto importante che il pezzo da trattare sia perfettamente "pulito" e sgrassato. Per pulito intendo che non ci devono essere tracce di terra, calcare,humus, aghi di pino o altro materiale organico. Se s'immerge l'oggetto sporco si rischia la formazione di una patina a chiazze biancastre sui punti rugginosi, che sei rivelerà impossibile da rimuovere successivamente!!
PREPARAZIONE DELLA SOLUZIONE ACQUA E OSSALICO E PROCEDURA DI PULIZIA
Ora entriamo nella fase di pulizia vera e propria, il momento in cui l'acido entra in scena. Questa fase è molto importante per garantire un risultato finale ottimale senza complicazioni. Per preparare la soluzione è necessario:
- un secchio o contenitore scelto in base alla grandezza dell'oggetto da trattare. Non consiglio di usare un secchio da 10 litri per pulire una scatoletta!.
- confezione da 1 Kg di acido ossalico.
- protezioni individuali (guanti, mascherina, occhiali)
- acqua calda, ma non bollente.
- spazzola di nylon, spugna e spazzolino.
- pezzo di legno da usare come mestolo
Iniziamo! Riempire il contenitore d'acqua calda fintanto che il pezzo da trattare è completamente immerso. Non lasciare emergere nemmeno parzialmente il pezzo!! Si usa l'acqua calda perchè l'acido si sciolga in fretta e quindi inizia a reagire molto più in fretta. Ora bisogna aggiungere l'ossalico. La dose ideale è 1 CUCCHIAIO E MEZZO DA MINESTRA OGNI LITRO D'ACQUA VERSATA NEL CONTENITORE. Ovviamente usando una dose minore il tempo di reazione sarà maggiore e quindi ci vorrà più tempo in immersione, inversamente aumentando la dose si accelera la reazione, ma l'acido agirà troppo in fretta diventando esausto in minor tempo.
Una volta aggiunto l'ossalico, mescolare con un pezzo di legno fino a quando spariscono gli eventuali grumi della sostanza.
Prendere l'oggetto precedentemente pulito e asciugato e immergerlo nella soluzione e lasciarlo li.
Ora è fondamentale seguire i seguenti punti:
- ogni ora dopo l'immersione, controllare l'oggetto e lo stato si pulizia. Estrarre l'oggetto dal secchio o contenitore e controllare quanta ruggine è stata rimossa dall'acido.
- "Aiutare" l'acido ossalico spazzolando con attenzione l'oggetto con uno spazzolino, spazzola di nylon o spugna ogni ora. Cosi facendo si rimuove la ruggine indebolita dall'acido e si può controllare quanto colore emerge. ATTENZIONE!! L'ossalico in reazione rende la vernice molto fragile e opaca quindi prestate molta attenzione quando si spazzola perchè è facile rimuovere la vernice quando è debole! Prestare particolare attenzione con i fregi pitturati o con le vernici dato che sono molto più instabili della litografia.
- Quando l'acqua diventa di colore giallo verdognolo, significa che l'acido ossalico è esausto e non è più in grado di reagire con l'ossido. lasciare l'oggetto in immersione ora è molto rischioso perchè l'acido tende a depositarsi e formare una sgradevole patina giallastra difficile da togliere poi. Quindi arrivati a questo punto bisogna estrarre l'oggetto, solita spazzolatina leggera e se non si è ancora soddisfatti (si crede che potrà uscire ancora colore), ripetere il ciclo creando una nuova soluzione d'acqua e ossalico.
TRATTAMENTO POST OSSALICO
Una volta terminati i cicli d'immersione in ossalico bisogna agire in questo modo.
- Risciacquare sotto acqua corrente il reperto e spazzolarlo delicatamente in modo tale da rimuovere i depositi superficiali di acido ossalico.
- Preparare una soluzione basica di acqua e bicarbonato (1 cucchiaio da minestra per litro d'acqua) e immergere il reperto per almeno 15 minuti. Cosi facendo si blocca l'azione acida dell'ossalico e si eviterà la formazione di patine da deposito. Io non uso il bicarbonato, ma preferisco risciacquare molto bene l'oggetto (mai avuto problemi di patine) però consiglio a tutti di usare il bicarbonato.
- Estrarre l'oggetto dalla soluzione basica e risciacquare sotto acqua corrente.
Ricordo che l'acido ossalico va smaltito usando il buon senso e le giuste procedure!!! una volta esausto non è particolarmente pericoloso neanche per le tubature, ma è sempre dannoso per gli organismi acquatici ed inquina!!.
alcuni esempi: