Resistenza elevata o bassa è tutto relativo.
Secondo la legge di Ohm V = IxR. Considerata una data resistenza, la caduta di tensione su di essa è direttamente proporzionale alla corrente che la attraversa.
Se si applica una tensione (Vg) ad un capo di un conduttore e dall'altra parte ho un utilizzatore che non assorbe corrente (Iu), qualsiasi sia la resistenza (Rc) che interpongo in serie tra generatore ed utilizzatore non avrò nessuna caduta di tensione (Vc):
Vc = Iu x Rc se Iu = 0
Vc = 0
Quindi, siccome la tensione sull'utilizzatore (Vu) è la differenza tra la tensione del generatore (Vg) e la tensione di caduta (Vc) :
Vu = Vg - Vc
se Vc = 0
Vg = Vu
Ho fatto il caso limite (che in elettronica è molto frequente) in cui il pilotaggio è un segnale in tensione. Ovvero non vi è corrente.
Nel caso del telegrafo, ovviamente la bobina del pennino che scriveva aveva un assorbimento credo molto ridotto (penso ad un galvanometro che si muove con pochi microAmpere).
A occhio e croce credo che, con qualche Volt, si possa pilotare una bobina che assorbe qualche mA a diverse decine di chilometri.
Se non ricordo male infatti, il primo rudimentale telegrafo poteva comunicare ad un centinaio di chilometri.
PS: spero di non aver scritto castronerie, rispolverando le reminiscenze scolastiche di elettrotecnica. Nel caso qualche "elettrico" corregga...
