esecuzione piani inclinati

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Re: esecuzione piani inclinati

Messaggio da badade » martedì 15 maggio 2012, 23:10

Sono sicuro che parametrizzando una interpolazione nurbs (G06.1) otterresti il risultato voluto con una precisone superiore al CAM, senza interruzioni fra i
micro blocchi, senza necessità  di dover trasferire dati ad alta velocità  e sicuramente un programma molto più corto che se eseguito con il CAM.
Non voglio esagerare, quindi mi limito a fare semplici osservazioni, anche se quello che ho appena detto non è fantasia!

Un aspetto curioso relativo alla parametrica è che tutti i controlli in uso continuano a svilupparla nonostante l'uso di software addizionali. Perchè?
Da programmatori quali siamo analizziamo quasi sempre la parametrica da un punto di vista di programmazione, pensiamo possa risolvere esclusivamente problemi
relativi alla lavorazione. Ma la parametrica va oltre questo aspetto, è possibile, con le dovute cognizioni, eseguire tutta una serie di programmi che ci
aiutano nello svolgimento del nostro lavoro, programmi non collegati direttamente alla programmazione: calcolo, tastatura, controllo, emissione, ricezione,
robotizzazione..
L'uso di variabili non si ferma dunque al semplice programma ma permette di avere un controllo sulla cnc. E' un aspetto ancora poco
considerato dai programmatori/operatori ma che amplia notevolmente il nostro modo di operare. Questo certamente rende la parametrica non obsoleta.
Riflettiamo sul fatto che la parametrica non introduce niente di nuovo, è una astrazione funzionale, un modo di risolvere determinati problemi rendendoli
generalizzati; ed è qui la vera svolta, la possibilità  di svincolarci dal singolo problema! Non tutti lavorano geometrie complesse, al contrario molti utilizzano
la programmazione "convenzionale" per realizzare una serie di pezzi "semplici". Qui la parametrica (a livello di programmazione) può giocare un ruolo importante.
E gli altri? Chi si trova ogni giorno a dover affrontare figure complesse?
Da un punto di vista matematico non ci sarebbero grandi problemi a definire una qualsiasi geometria. Ogni figura può essere descritta dalla propria funzione,
una superficie generica è comunque definibile. Certo, chi si mette ad eseguire calcoli integrali?
E' per questo che il CAD associato ad un CAM rappresenta la risorsa migliore attualmente disponinile. Nessuno lo mette in dubbio, nessuno vuole debellare questi
magnifici software. Ma ogni strumento ha i propri limiti, cosi come le persone!
In generale un CAM per sua natura rende un programma estremamente lungo e complesso, se poi parliamo di 5 assi, difficilmente modificabile.
Un CAM se non realizzato in modo specifico per una macchina non sfrutta tutto il potenziale della stessa. Analizzando un programma postprocessato per un 5 assi
assistiamo ad un lungo elenco di movimenti 3D, nessuna funzione specifica del controllo come l'interpolazione nanometrica raccordata, oppure l'interpolazione nurbs
(funzioni che è possibile utilizzare con la programmazione convenzionale e a maggior ragione con la parametrica).
Ora non sono qui a dire che il CAM dovrebbe fare questo o quello, tutti comprendiamo le ragioni di simili scelte, solo dico che certi "limiti" possono essere
migliorati associando la parametrica ed il CAM. Sono poche le persone che conosco che riescono a sfruttare tutta questa potenza, veramente poche!
Immaginiamo di scrivere un programma CAM con l'ausilio della parametrica: il risultato sarebbe un programma più semplice, interpretabile dall'operatore (non sempre),
un programma modello "bordo macchina". Da un lato avremmo tutta la potenza di un CAM (anche in termini di tempo), dall'altra la razionalità  della parametrica.
Questo discorso non è valido solo per figure complesse ma anche per le semplici.
In definitiva io invito sempre a non confrontare in modo competitivo la parametrica ed il CAM: ognuno ha i suoi limiti!
Insieme se ne trae sicuramente grande potenza!
Quali programmatori CAM e bordo macchina dobbiamo sempre discernere il meglio; quando sfruttare l'uno o l'altra e quando sfruttarle insieme.

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Re: esecuzione piani inclinati

Messaggio da accordix » mercoledì 20 giugno 2012, 8:05

Cercando qualche soluzione per il mio caso, mi sono imbattuto in questo thread che ho letto con molto interesse.
Il mio problema potrebbe essere una variante a quello qua risolto.
Dovrei realizzare, su un tornio, un cono angolato a 15 gradi lungo asse z.
la lavorazione dovrebbe avvenire usando una fresa a raggio
Il controllo e' un ECS.

Se possibile un aiuto
Grazie

antonio ventrice
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Re: esecuzione piani inclinati

Messaggio da antonio ventrice » martedì 23 ottobre 2012, 20:26

In questo forum ho visto persone molto competenti, quindi mirivolgo a voi.
Salve a tutti, mi chiamo Antonio e volevo sapere se c'è il modo di incidere su una superficie non piana (irregoale, qualsiasi) con un pantografo a tre assi, mantenendo la profondità  prevista in fase di progettazione con il CAD-CAM. Quando incido un pannello grande in legno mi ritrovo posti dove l'incisione è troppo profonda e posti dove è troppo in superfifie. Ovviamente le cause sono da attribuire alla superficie che non è perfettamente piana. COME FARE?
un pannello in legno presenta degli avvallamenti e delle "colline" non visibili facilmente ( parlo di mezzo millimetro). Non si tratta di un piano inclinato ma di superfici tondeggianti. Mi chiedo se c'è un sistema già  realizzato, magari da comprare. Grazie per la risposta comunque.

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Re: esecuzione piani inclinati

Messaggio da Zebrauno » martedì 23 ottobre 2012, 20:29

Antonio devi aggiornare il profilo mettendo una provincia o una citta' di residenza.


Per fare quello che chiedi serve una sonda 3D, un rilievo a matrice sul piano su cui lavorare, e una modifica del 3D in modo da adeguarlo all'inclinazione del piano reale su cui lavorare.

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Re: esecuzione piani inclinati

Messaggio da antonio ventrice » mercoledì 24 ottobre 2012, 2:42

Ok, fatto. Quindi bisogna recuperare la nuvola di punti della matrice, tramita CAD, trasformarla in una superficie e poi fare le incisioni sulla superficie a trasformare il tutto in GCODE. Troppo lungo. Sei sicuro che non esiste metodo più veloce?

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Re: esecuzione piani inclinati

Messaggio da zeffiro62 » mercoledì 24 ottobre 2012, 9:27

antonio ventrice ha scritto:In questo forum ho visto persone molto competenti, quindi mirivolgo a voi.
Salve a tutti, mi chiamo Antonio e volevo sapere se c'è il modo di incidere su una superficie non piana (irregoale, qualsiasi) con un pantografo a tre assi, mantenendo la profondità  prevista in fase di progettazione con il CAD-CAM. Quando incido un pannello grande in legno mi ritrovo posti dove l'incisione è troppo profonda e posti dove è troppo in superfifie. Ovviamente le cause sono da attribuire alla superficie che non è perfettamente piana. COME FARE?
un pannello in legno presenta degli avvallamenti e delle "colline" non visibili facilmente ( parlo di mezzo millimetro). Non si tratta di un piano inclinato ma di superfici tondeggianti. Mi chiedo se c'è un sistema già  realizzato, magari da comprare. Grazie per la risposta comunque.
dalla tua domanda presuppongo che qmq riesci a fresare la superfice, se si bene basta tu faccia diverse passate in Z per uniformare il sovrametallo in fase di finitura in modo che l'utensile non abbia sbalzi di asportazione. La soluzione più semplice a gire col correttore di altezza G43 dando 2 o più G43 a seconda delle passate che vuoi fare o dalla tabella compesazione utensile se la tua macchina non accetta in num di compesatore diverso dal numero utensile (qmq questo in genere si risolve cambiando un parametro, ma è una sicurezza in fase di programmazione a bordo macchina).
Oppure soluzione più elegante un sottoprogramma con la profondità  impostata come relativa e non assoluta poi richiami il sottoprogramma da quote Z assolute successive
Ultima modifica di zeffiro62 il mercoledì 24 ottobre 2012, 9:37, modificato 1 volta in totale.
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Re: esecuzione piani inclinati

Messaggio da Zebrauno » mercoledì 24 ottobre 2012, 9:36

Supponiamo che tu non voglia intaccare la superficie (altrimenti la cosa migliore sarebbe spianarla a bordo macchina).

Il metodo piu' veloce e' avere un controller che esegue la scansione e in automatico, sulla base della matrice di punti ricavata, modifica in tempo reale il gcode che invia alla macchina.

Piu' automatico di cosi' c'e' solo l'avere una sorta di "height control" in tempo reale sulla Z, che mantenga una distanza prefissata da un sensore che la registra al momento dell'azzeramento verticale.

In pratica se al momento dello zero Z la distanza sensore-piano in quel punto e' di 50mm il sistema si occupera' di mantenere costante questa distanza.

ciao

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Re: esecuzione piani inclinati

Messaggio da zeffiro62 » mercoledì 24 ottobre 2012, 9:38

zebra la tua soluzione costa parecchio :mrgreen:
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Re: esecuzione piani inclinati

Messaggio da antonio ventrice » mercoledì 24 ottobre 2012, 15:01

1) Non si parla di incisione 2D e mezzo dove le profondità  sono costanti a tratti;
2) trattasi di incisione ad V (il gcode non lo scrici a mano ma lo ricavi tramite CAD-CAM) quindi non hai il controllo diretto del GCode;
3) Spianare l'intero piano costerebbe molto tempo (piano da 2,30 metri x 1,50 metri) e renderebbe il pannello di spessori diversi;
4) L'eccessivo costo potrebbe essere un problema ma non è l'elemento decisivo che dovrà  condizionare la mia scelta;
5) volevo sapere se in commercio esistono soluzioni del problema.

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Re: esecuzione piani inclinati

Messaggio da zeffiro62 » mercoledì 24 ottobre 2012, 15:31

la tua soluzione si chiama CAM 3D dove hai diverse opzioni di svuotatura tasche da cui scegliere la più appropriata
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Re: esecuzione piani inclinati

Messaggio da antonio ventrice » mercoledì 24 ottobre 2012, 15:42

Non ha nome, perchè se ne avesse uno io saprei di cosa si tratta. Il CAM 3D lo conosco bene e lo attuo. Non si tratta di questo.

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Re: esecuzione piani inclinati

Messaggio da billielliot » mercoledì 24 ottobre 2012, 16:23

Ciao,

aggiungo i miei 2 centesimi alla discussione: pensate che la soluzione che si usa per tagliare il vinile possa essere accettabile per fare incisione?

Ovviamente adattando l'idea a un mandrino con relativo utensile.

Qualche cosa di simile la usano anche per il taglio plasma con il sistema delle tre sfere.

Ciao :-)

Mauro
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Re: esecuzione piani inclinati

Messaggio da Zebrauno » mercoledì 24 ottobre 2012, 17:10

Antonio io non conosco la tua affinita' con il CAD CAM, o la tua disponibilita' di una sonda 3D, ma l'operazione che ti ho descritto prima la attuo molto di frequente ed e' l'unica che garantisca un risultato affidabile con qualsiasi tipo di tecnica 2D o 3D.

Che si tratti di ritaglio o di rilievi in 3D molto complessi su parti irregolari con dislivelli anche di svariati mm.

Anche implementando altri sistemi, con sensori in tempo reale, non avresti comunque mai un rilevamento corretto della zona dove sta lavorando esattamente l'utensile, sia per l'impossibilita' di far coincidere la lettura del sensore con il centro fresa, sia per lo sporco in lavorazione, che per la presenza di aree gia' lavorate che ingannerebbero il sensore.

Questo esclude quindi anche l'uso delle 3 sfere (in stile THC) o di altri sistemi a molla di compensazione.

ciao

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Re: esecuzione piani inclinati

Messaggio da antonio ventrice » mercoledì 24 ottobre 2012, 19:09

Ciao
Per billielliot: Non va bene perchè nel nostro caso ci sono i trucioli.

Per Zebrauno: ma tu il sistema dell'adattamento in tempo reale dove lo hai visto? E' una tua idea o esite veramente?

Guardate questo link. Non so come funzioni, ma dovrebbe essere qualcosa del genere. In questo caso la curvatura è voluta e voluta è l'incisione che si vuole fare, nel mio caso è una necessità  della quale farei a meno ma della quale, purtroppo, devo tenere conto.
http://www.pavonistep.com/default.asp?s ... uct&pid=56
Secondo voi come funziona?

In ogni caso mi piace parlare con voi, mi piace perchè condividiamo le stesse passioni.
Ciao.

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Re: esecuzione piani inclinati

Messaggio da Zebrauno » mercoledì 24 ottobre 2012, 21:50

L'adattamento in tempo reale viene implementato in vari campi, con diversi metodi, ma la sostanza e' sempre quella di un sensore di distanza (solitamente laser) che fornisce un feedback numerico al controller, il quale adatta la coordinata Z in automatico addizionando la quantita' letta dal sensore (se e' un valore negativo rispetto all'azzeramento avviene un abbassamento, e viceversa).

La macchina Pavoni lavora con una testina Laser, ne vidi una di tipo verticale che la usava per una scansione e per la planarita'.

Ma non lavorava in tempo reale, eseguiva la scansione (esattamente come faccio io) ed il software dedicato si occupava dell'adattamento.

Puoi chiedergli un preventivo per capire in che ordine di prezzi si trova, 5 anni fa chiedevano 5000 euro solo per il modulo scanner.

ciao

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