prevalentemente in casa. La mia scelta si è orientata su una saldatrice della Telwin (telwin.it)
modello "TECNICA 211/S 230V". Per alimentare questa saldatrice monofase 230V, ho a disposizione
una presa a muro collegata al quadro elettrico di casa con un cavo da 2,5mm², il tutto protetto
con un magnetotermico da 16A con caratteristica d'intervento "C". Il quadro di casa (impianto trifase)
è collegato alla rete di distribuzione attraverso un interruttore differenziale (salvavita), un
contatore elettromeccanico da 40A protetto con tre fusibili d'ingresso da 25A. (Abito in Svizzera).
La mia domanda:
L'alimentazione tramite la presa descritta sopra dovrebbe essere sufficiente per poter utilizzare
la saldatrice con la massima corrente erogabile. (Circa 180 A). Occasionalmente vorrei utilizzare la
saldatrice anche in altri luoghi, collegandola a prese protette con magnetotermici da 10 o 13 ampere
con caratteristica d'intervento "B" o "C". Evidentemente collegando la saldatrice a queste prese non è
possibile raggiungere la massima corrente, mi chiedevo però se limitando la corrente con il potenziometro
della saldatrice e utilizzando elettrodi da 2,5mm sarebbe sufficiente ad evitare che salti il magnetotermico
da 10 o 13 ampere.
Spero che qualcuno abbia un'esperienza diretta da condividere fatta con una saldatrice MMA inverter di
circa 150 - 180 ampere. (Se possibile, nella vostra risposta citate la marca e il modello della vostra saldatrice).
Ringrazio per le vostre risposte.
Saluti,
Franco