BOCCOLE PER PINZA FRENO HD

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Steulm
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Messaggio da Steulm » lunedì 21 maggio 2007, 22:18

Marco978, ti rinnovo i complimenti per l'avatar....
Ciao, Stefano.

Giudica i tuoi successi dagli sforzi che hai fatto per raggiungerli.

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Dag50
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Messaggio da Dag50 » lunedì 21 maggio 2007, 22:19

dal colore che vedo sulla foto, le boccole saranno arrivate almeno a 450-500°
ciao Dario

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Oby Wan Kenoby
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Messaggio da Oby Wan Kenoby » lunedì 21 maggio 2007, 22:27

Ultima modifica di Oby Wan Kenoby il domenica 12 ottobre 2008, 17:48, modificato 1 volta in totale.

Carlo_5
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Messaggio da Carlo_5 » martedì 22 maggio 2007, 10:53

Premetto che non vuole essere polemica ma solo un darti atto di un comportamento corretto.
Personalmente per me e un piacere aiutare e condividere le informazioni con persone che usano ringraziare come hai fatto tu,
mentre mi mi risulta difficile rispondere alle domande di chi pensa che per il solo motivo di stare in un forum gli è tutto dovuto,
solitamente a queste ultime persone alla seconda domanda che postano non rispondo mai.
Detto questo solo per il motivo di darti atto del tu modo di scrivere corretto.
Ciao
P.S. complimenti per il lavoro, ti esorto ad usare il metodo che ti ho postato prima: barattolo e coperchio a portata di mano e sopratutto non prendere eccessiva confidenza
Ciao

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Messaggio da Oby Wan Kenoby » martedì 22 maggio 2007, 11:02

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Messaggio da btiziano » martedì 22 maggio 2007, 11:19

Bene Oby,
mi raccomando le temperature perchè se diventa rosso il pezzo si tempera e a quel punto se non fai una parvenza di rinvenimento il tutto risulterà  durissimo e si potrebbem spezzare come vetro. :wink:

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Messaggio da Oby Wan Kenoby » martedì 22 maggio 2007, 11:34

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Messaggio da massimo54 » martedì 22 maggio 2007, 12:32

btiziano ha scritto:Bene Oby,
mi raccomando le temperature perchè se diventa rosso il pezzo si tempera e a quel punto se non fai una parvenza di rinvenimento il tutto risulterà  durissimo e si potrebbem spezzare come vetro. :wink:
Chiedo scusa, ma io sapevo, o almeno cosi` avevo studiato in gioventu`, che il processo di tempera era un sistema per aumentare il titolo di carbonio nella lega Ferro Carbonio e proprio per questo era fondamentale il combustibile usato, perche` fonte di approvvigionamento del Carbonio in piu` da disciogliere (graziie alla temperatura elevata) nella lega FeC per tanto il piu` indicato era il carbone (l'anracite su tutti gli altri).

Ora, dato che NON credo che btiziano racconti fesserie :) , mi hiedo quanto Carbonio si possa apportare con un gas della famiglia GPL in vece del Carbone usato nel procedimento classico, o se quella ottenuta con la fiamma, non sia una pseudo tempra, una tempra molto superficiale od un indurimento riscontrabile alle successive lavorazioni, grazie alla formazione di tensioni interne dovute al brusco raffreddamento, tensioni interne che provocano una fragilita` maggiore, proprio come una tempra classica.


ciao max

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Messaggio da btiziano » martedì 22 maggio 2007, 12:41

Ciao max,
no......non è corretto.
Qui si parla (non prprio nel caso di oby) di acciao con Carbonio al suo interno.
Il procedimento avviene per esclusiva composizione del materiale stesso.
Infatti per acciaio da utensili (KU) si intendo spesso acciai fortemente legati e quindi con alta percentuale di carbonio. :wink:

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Messaggio da massimo54 » martedì 22 maggio 2007, 17:57

btiziano ha scritto: Il procedimento avviene per esclusiva composizione del materiale stesso.
Infatti per acciaio da utensili (KU) si intendo spesso acciai fortemente legati e quindi con alta percentuale di carbonio. :wink:
Pazienta che stasera ritiro fuori i libri pesanti..... cosi` che mi ripasso i fondamentali e poi ne riparliamo :-)

ciao max

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Messaggio da Oby Wan Kenoby » martedì 22 maggio 2007, 18:21

Ultima modifica di Oby Wan Kenoby il domenica 12 ottobre 2008, 17:50, modificato 1 volta in totale.

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Messaggio da massimo54 » martedì 22 maggio 2007, 18:54

Cosi` sapevo io....... :roll:
Sapevo anche che con il cannello ossicetilenico ed una fiamma carburante (eccesso di acetilene) si potevano eseguire tempre superficiali.

ciao max

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Messaggio da Leviathan » martedì 22 maggio 2007, 20:55

così a naso, senza entrare nel merito del processo che regola la tempra, azzarderei che essendo la formula molecolare del butano C4H10, questo renda disponibili una buona quantità  di atomi di carbonio (4 per ogni molecola); durante la combustione il carbonio si unisce all'ossigeno generando C02 e l'idrogeno all'ossigeno generando H2O, con un notevole sviluppo di calore. In modo simile la combustione del carbone che sviluppa calore e molecole di anidride carbonica (CO2).
Quindi l'elemento chiave nella tempra non dovrebbe essere il carbonio che si lega prevalentemente all'ossigeno ma la temperatura che comporta modificazioni strutturali all'interno del metallo in termini di disposizione reticolare, dando origine ad una struttura cristallina.
Queste sono semplici deduzioni sviluppate sfruttando i pochi ricordi di chimica delle superiori, quindi prendetele con le pinze...
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Messaggio da Dag50 » mercoledì 23 maggio 2007, 1:00

Oggigiorno le fasi di temprera dei materiali avvengono in svariati modi, induzione, sottovuoto etc. etc..
Negli anni 60-70, per la miglior riuscita di un certo tipo d'acciaio, esso veniva completamente immerso in polvere di carbone di legna, che preparavo io stesso, si portava la cassetta alla temperatura di 980° e la si lasciava tostare per circa 2-6 ore ( il tempo dipendeva dalla dimensione del pezzo), al temine si eastraeva la cassetta, si agganciava il pezzo e lo si immergeva velocemente in una vasca piena d'olio da tempera, il tutto prendeva fuoco che si spegneva velocemente.
Con detto sitema si ottenevano durezze superiori anche di 4-6 HRC, a quelle attribuite all'acciao stabilito, e la deformazione del pezzo era quasi inesistente, cosa della maggior importanza a quei tempi dove le macchine per punzoni a capitello, non esistevano, ed il tutto si limitava all'uso di lime ad ago prima e diamantate poi.
ciao Dario

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Messaggio da massimo54 » mercoledì 23 maggio 2007, 8:59

Ieri sera mi sono messo a studiare sui libri del "Corso di Tecnologie Meccaniche" che un'amica insegnante, aveva avuto la bonta` di regalarmi e dove io, per rinfrescare gli studi di allora, avevo piu` che altro "guardato le figure" :) ....... dato che sono tre volumi.

Devo dire che la sorpresa maggiore che ho avuto e` stata la notevole diffrenza su alcuni argomenti, in confronto al mio vecchissimo libro di testo di ennesima mano negli anni 70, ma che per gli argomenti e la grafica, doveva risalire alla fine degli anni 50.

Una scoperta per me leggere che il ferro e` una soluzione solida dove il carbonio presente non e` distribuito uniformemente nel reticolo cristallino, ma forma con i vari stati allotropici del ferro, in funzione della velocita` di raffreddamento (da liquido a solido) composti diversi che hanno diverse caratteristiche fisiche (Ferrite, Perlite, Ledeburite, Austenite, Cementite).

Tecnicamente, perche studiati all'epoca, avrei dovuto conoscerle e ricordare questi concetti spiegati nel classico diagramma Ferro Carbonio, ma la vera sorpresa e` stato scoprire come questi due elementi, partendo da vari tipi di acciai, possono legarsi anche in strutture non previste nel diagramma FeC, in funzione dell'aumento della velocita` di raffreddamento, come la Perlite nelle sue varie forme, la Trootrsite, la Bainite, la Martensite.

Tutto questo viene indicato nelle curve di Bain, che a quanto pare sono storia recente e soprattutto l'influenza che queste hanno (spiegano) nei trattamenti termici degli acciai.

mi permetto di allegare qualche link che tratta l'argomento, sperando di fare cosa gradita.. :)

ciao max

http://bellquel.bo.cnr.it/attivita/meccanica/temp.html
http://tsl.unile.it/down/didattica_del_ ... mici_2.pdf
Ultima modifica di massimo54 il mercoledì 23 maggio 2007, 16:37, modificato 1 volta in totale.

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