io invece mi sono fatto questa idea ....
se prendi prendi un motore a spazzole e gli togli le spazzole ottieni un motore senza spazzole

ossia i cosiddetti brushless.(che battutona)
Viene in pratica sostituito tutto il rotore con un magnete permanente. Prima i campi magnetici erano generati dalle correnti che venivano dal distributore (mi pare si chiami cosi' la parte che su cui strusciano le spazzole) ora sono sempre presenti e generati da un magnete.
Prima lo sfasamento dei campi magnetici veniva fatto dal distributore che eccitava avvolgimenti diversi del rotore, ora invece sono i campi magnetici dello statore che devono "ruotare".
Ha molte affinità coi motori asincroni classici, sono che in questi motori si sfrutta un campo indotto dal variare stesso del campo generato nello statore, mentre in un brushless il campo e' sempre presente.
Il problema e' che avendo tolto il dispositico che meccanicamente eccitava gli avvolgimenti corretti per l'orientamento del campo magnetico (il distributore) ora si deve compensare con altra cosa.
In pratica si usa una buona dose di elettronica. Si caletta all'albero motore un sensore che rilevi la posizione del rotore rispetto allo statore e l'elettronica calcola quale deve essere l'avvolgimento da eccitare e gli manda corrente. Il driver in questione viene normalmente pilotato in velocità con un segnale 0-10V o PVW.
La grossa differenza rispetto ai passo passo e' che i secondi posso essere integrati in sistemi ad anello aperto mentrei i secondi no.
Mi spiego meglio... A un sistema passo passo (driver + motore) se gli dico fai un passo conosco con buona affidabilità l'entita' del suo movimento e soprattutto, a meno di forze esterne non previste che mi fanno saltare il passo, quella posizione viene tenuta. Insomma non occore che riscontri la correttezza del movimento. Questi sistemi si chiamano ad "Anello aperto".
Per i brushless (e non solo) il discorso cambia. Non sono motori in grado di stare fermi in coppia, tanto meno posso sapere la posizione dell'albero in gradi.
Bisogna allora aggiungere un sensore che mi dica la posizione dell'albero, dare in pasta l'uscita del sensore a un controllore che calcoli le eventuali correzzioni dell'albero dopo di che il controllore pilota il driver per far raggiungere la posizione voluta al motore.
Un anello insomma, un costante ciclo di operazioni fatte dal sistema .... leggo, calcolo, piloto, leggo, calcolo, piloto... il controller si occupa costantemente di compensare la posizione voluta rispetto a quella reale.
Come sensori di posizione si puo' usare qualsiasi dispositivo in grado di leggere una posizione,
le righe ottiche dei DRO, encoder rotativi, etc... Il sensore che chiude l'anello di controllo puo' essere montato dove si vuole, direttamente calettato sul motore, oppure anche sulla tavola se si usano le righe ottiche, ma il sistema e' sempre lo stesso. Il controllore sa' che la tavola deve stare a 150 e lui muove il motore di conseguenza.
Le elettroniche per brushless contengono quindi il driver di potenza e possono o meno integrare il controllore. Ce ne sono alcune che integrano un controllore pilotabile con segnale step dir.
I sistemi piu' comuni sono composti da:
-motore
-driver
-encoder integrato nel motore
-l'encoder viene usato dal driver per pilotare i campi magnetici e viene riinviato il segnale dell'encoder per chiudere l'anello
Comunque e' tutto l'insieme di motore sensori , driver e controlli c he viene definito servo.
Anche un pistone idraulico pilotato da un elettrovalvola e da un controller che controlla la posizione mediante una riga ottica e' un servo.
Tutta questa manfrina e' l'idea che mi sono fatto io di sta faccenda, e credo sia non sia molto sbagliata