NO, no, calma... nell'intento di dare più indicazioni possibili ho generato confusione. La finitura della madonna che posti è buona, uno dei tanti modi, ed è completa così. Immagino anche che tu non faccia errori con le vernici, ma se altri leggono in thread è meglio ricordarlo.
Vediamo... la finitura potrebbe essere rappresentata per "strati" progressivi, in cui ogni strato è costituito da sostanze compatibili con gli alltri, com'è ovvio (a parte la tecnica del craquelure, ma lasciamo perdere). Ogni strato può essere ripetuto a piacere, in genere non più di due volte.
Quindi avremo:
1: mordente (tinta per colorare)
2: turapori o impregnante (detta mano di fondo)
3: vernice di finitura
In questi tre livelli le sostanze possono essere le più varie. In alcuni casi il 1° livello è ignorato, perchè l'opera è bella col suo colore naturale o perchè si usano impregnanti colorati (del 2° livello).
La differenza la fa il risultato finale che vorremo ottenere: non ha senso proteggere in modo massiccio un'opera che starà in salotto per tutta la sua vita, al contrario delle imposte in legno delle finestre che sono a contatto di sole vento e sbalzi di temperatura notevoli.
Una delle finiture più vecchie che conosca è la mezzacera e consiste in:
1: olio di lino crudo: aumenta il contrasto tra le venature e costituisce una sorta di protezione assorbita dal legno (quest'olio si asciuga in qualche giorno)
2: gommalacca stesa a pennello, un paio di mani.
3: cera d'api neutra, stesa a spazzola e lucidata una volta asciutta.
Questa finitura era usata anche per mobili, sedie ed oggetti di arredo, non necessariamente di lusso. La protezione data è esigua, ma l'effetto finale, se usata, per esempio, su sculture o bassorilievi, è molto bello.
Invece:
1: mordente colorato (stà cosa è in abete, ma deve sembrare noce)
2: impregnante per esterni (è un crocefisso da capitello)
3: vernice di finitura compatibile con l'impregnante
In questo secondo caso non ha senso dare un ulteriore mano di cera, è perfettamente inutile perchè in due settimane sparisce. L'eventuale regolazione dei chiari-scuri deve venir fatta col primo livello.
Credo che i cicli di finitura possano essere espressi nei tre punti che ho scritto... altri livelli, che non siano lavorazioni particolari, non me ne vengono in mente.
Due pensieri:
Qualcuno si chiede perchè si dovrebbe acquistare una vernice di finitura quando l'impregnante è costituito dalle stesse sostanze... in linea di massima tendo ad essere d'accordo, nessuno me lo ha ancora spiegato bene bene
Se ho capito bene, il turapori è quella sostanza che chiude il poro del legno senza penetrare molto nelle fibre, serve solo a fornire una superficie meno porosa per la vernice di finitura. Al contrario dell'impregnante che... impregna a fondo, "imbibisce" le fibre e blinda il legno dagli agenti esterni. Due sostanze per due usi diversi.
Spero di essermi spiegato meglio.
