Brasatura facile e veloce.

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alexc90
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Brasatura facile e veloce.

Messaggio da alexc90 » martedì 10 aprile 2012, 16:19

Ho realizzato una piccola torcia ad idrogeno/ossigeno per effettuare saldobrasature. Sfrutto il principio dell'elettrolisi.
Sorprendente è stato il risultato che ho ottenuto nel brasare l'acciaio con l'ottone. Si riescono a brasare anche dettagli molto piccoli: son riuscito a saldare 2 piccoli fili da 1 mm di diametro e lamiere altrettanto sottili. La parte più interessante è che la preparazione alla brasatura è pari a 0, son riuscito anche a brasare 2 chiodi coperti di ruggine.

Ecco a voi un filmato esemplificativo:
http://www.youtube.com/watch?v=AVgIrb_Qizk

ditemi che ne pensate.

Saluti

torn24
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Re: Brasatura facile e veloce.

Messaggio da torn24 » martedì 10 aprile 2012, 16:55

non so come hai realizzato la torcia , comunque bravo =D>

se usi idrogeno e ossigeno , puoi raggiungere facilmente le temperature di fusione del metallo "credo che idrogeno e
acetilene " non cambia molto come temperatura , quindi piuttosto che saldobrasare potrebbe convenire saldare !


http://it.wikipedia.org/wiki/Ossidrogeno
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alexc90
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Re: Brasatura facile e veloce.

Messaggio da alexc90 » martedì 10 aprile 2012, 17:25

Il problema è che non posso modificare il rapporto ossigeno/idrogeno, quindi, per ora, mi limito a brasare.

Il sistema è molto semplice ed è costituito da diverse piastre in acciaio immerse in acqua e collegate ad un alimentatore in corrente continua. L'acqua è elettrolizzata e il gas prodotto convogliato in un piccolo cannello.

nicolab
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Re: Brasatura facile e veloce.

Messaggio da nicolab » martedì 10 aprile 2012, 17:29

Io penso che..... potresti proprio condividere qualcosa di più di questa BELLA cosa!!

Molto interessante davvero, anche se (almeno per quanto mi riguarda) hai scoperchiato il vaso di Pandora.

Ciao!

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Re: Brasatura facile e veloce.

Messaggio da torn24 » martedì 10 aprile 2012, 17:45

A me piace molto l'idea , e magari costruirsi qualcosa del genere , mi piacerebbe molto!

ma se il gas in uscita è una miscela di ossigeno e idrogeno , è molto rischiosa il gas puo esplodere

se i due gas ossigeno e idrogeno vengono , convogliati in due diversi condotti e uniti quando bisogna produrre fiamma
è molto piu sicuro .

per quanto , aumentare il livello di ossigeno , da quel che ho letto non serve a niente, scomponendo l'acqua in ossigeno
e idrogeno hai il rapporto esatto necessario tra i due componenti , se metti piu ossigeno non verra utilizzato nella combustione , se metti piu idrogeno dovra reagire con l ossigeno presente nell' aria quindi non formera la fiamma concentrata , secondo me , è solo , questione di portata del gas , ossia 2 litri al minuto è meglio di 1 litro

ho letto che fiamma ossidrica ossigeno idrogeno raggiunge 2500 gradi
fiamma ossiacetilenica raggiunge 3000 gradi
a me sembrano tutte e due sufficienti per saldare acciaio
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Re: Brasatura facile e veloce.

Messaggio da nicolab » martedì 10 aprile 2012, 18:55

maaa.... una foto?

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Re: Brasatura facile e veloce.

Messaggio da smit56 » martedì 10 aprile 2012, 19:37

Avendo problemi con l'uso dalla saldatrice sono molto interessato , potresti per cortesia allegare le foto di si fatto marchingegno ,mi risolverebbe molti problemi

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Re: Brasatura facile e veloce.

Messaggio da Keyb » martedì 10 aprile 2012, 19:53

Veramente interessante! Ottima realizzazione =D> =D>

Ora servono foto e descrizioni dettagliate! :lol:
A presto,
Alex

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Re: Brasatura facile e veloce.

Messaggio da Ntesla » martedì 10 aprile 2012, 22:53

Ciao mi piace e seguo con interesse.
Bravo
Posta delle foto però.

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Re: Brasatura facile e veloce.

Messaggio da crisbri79 » mercoledì 11 aprile 2012, 12:14

Ciao!
Vi consiglio di leggere questo post dove se ne era già  parlato e dove si parlava anche della sicurezza.... in fin dei conti stiamo parlando di idrogeno ed ossigeno!!!
Ah si, il link: https://www.cncitalia.net/forum/viewtopi ... 26&t=20241 .
Ciao!
Cristiano

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Re: Brasatura facile e veloce.

Messaggio da alexc90 » mercoledì 11 aprile 2012, 16:26

La saldatura con cannello ossiacetilenico è possibile perchè la fiamma, subito dopo il dardo, è priva di ossigeno ed è fortemente riducente. La temperatura raggiunta, a mio avviso, è secondarimente importante. Nel caso del mio apparecchio la fiamma è principalmente composta da idrogeno ed ossigeno (ed, ovvimente, i prodotti della combustione); questo rende impossibile il processo di saldatura del ferro, fortemente ossidabile ad alte temperature. La soluzione al problema "ossidazione" protrebbe essere la miscelazione della miscela gassosa con altri gas o vapori dalla caratteristica riducenti (soluzione che ho adottato per poter brasare ferro con ottone) oppure l'uso di disossidanti da applicare in fase di preparazione del pezzo da saldare.

Detto questo, l'apparato si compone di diverse parti:
- Alimentatore
- Cella elettrolitica
- Serbatoio del liquido elettrolitico, in acciaio inox
- Serbatoio liquido diossidante, in acciaio inox
- Cannello
- Serie di dispositivi di sicurezza.

L'alimentatore è switching, made in china, facilmente trovabile su ebay a circa 40€. Eroga 360W @ 12 V circa.

Il principio di funzionamento dell'apparato è quello dell'elettrolisi: se a 2 elettrodi immersi in una soluzione salina applico una differenza di potenziale sufficiente si ottiene la riduzione e l'ossidiazione delle specie chimiche presenti sotto forma di ioni. Nel caso dell'acqua vi è, quindi, la formazione di idrogeno e ossigeno gassoso.

La cella è composta da 27 piatti di acciaio inox. Ogni singolo piatto (140 mm x 100 mm) presenta 2 fori da 8mm sul segmento che unisce i punti medi dei lati corti a 20 mm dagli stessi lati corti. I piatti sono impilati e separati tra loro da guarnizioni perimetrali. Quello che si ottiene è una serie di camere, ciascuna delimitata da 2 piatti, comunicanti attraverso i 2 fori. Sulle 2 piastre poste agli estremi della cella, in corrispondenza dei fori, sono stati saldati gli attacchi per le tubazioni. La cella quindi, schematizzandola come un parallelepipedo, è posta in verticale, con gli attacchi posti sulle faccie laterali. La seconda, l'ottava, la quattordicesima, la ventesima e la ventiseiesima piastra sono collegate, in modo alternato, all'uscita positiva e negativa dell'alimentatore. La cella elettrolitica, così costituita, può essere considerata come 4 elementi in parallelo, dove ogni elemento è costituito da 6 celle in serie. Ai capi di ogni piastra è, quindi, presente, una ddp di poco più di 2V, sufficienti a scindere l'acqua in idrogeno e ossigeno. In questo modo viene ottimizzata l'energia erogata dall'alimentatore.
L'acqua della soluzione elettrolitica, soluzione costituita da una soluzione di acqua con 120 g/L di NaOH, è, quindi, scissa nei suoi costituenti.
La cella è collegata al serbatoio tramite tubazioni e la soluzione elettrolitica quindi viene forzata a circolare tra cella e serbatoio continuamente: dal serbatoio l'acqua entra nella cella attraverso i fori posti inferiormente alla cella e fuoriesce, insieme ai gas prodotti, tramite i fori superiori ritornando al serbatoio. All'interno del serbatoio è alloggiata la pompa.

Una volta che i gas raggiungono il serbatoio sono liberi di uscire attraverso il foro posto nella sommità  dello stesso serbatoio. Da qui i gas sono convogliati in un altro serbatoio e fatti gorgogliare, quindi, in una soluzione disossidante. La soluzione è costituita da alcool metilico (metanolo, usato come combustibile per i modellini di auto a scoppio, 5l = 10€, ne avevo in casa un pò casualmente) satura con acido borico. Il gas, leggermente caldo visto che il liquido elettrolitico si scalda sui 50°, fa evaporare la soluzione disossidante che ha un basso punto di ebollizione, caricandondosi, quindi, di acido borico (e metanolo) che svolge la funzione disossidante sul metallo.

Il tutto viene incanalato in un ago di siringa con la punta opportunamente tagliata (bastano un paio di forbici).

Sono presenti diversi sistemi di sicurezza che sfruttano il principio della lampada di davy per bloccare eventuali ritorni di fiamma: uno a monte e a valle del serbatoio del liquido disossidante ed uno nel cannello.

La sicurezza: il sistema è intrinsecamente pericoloso.
Io (a mio rischio e pericolo, non mi assumo responsabilità  se accade qualcosa a qualcun'altro) ritengo che la sicurezza dei sistemi di arresto della fiamma siano sufficientemente affidabili (ho subito centinaia di ritorni di fiamma e sono stati tutti bloccati direttamente nel cannello, dal primo sistema di sicurezza) e che le altre precauzioni da me adottate possano bastare ( tutto l'apparato è posto 10m lontano da me, all'aperto e dietro ad un muro, in modo che, nel caso di remota possibilità  di esplosione non sia investito ne dalla soluzione disossidante infiammabile -una sorta di molotov- ne dai detriti e schegge dovute all'esplosione).
I rischi sono ben ovvii, la pericolosità  è alta e gradirei che, in questa discussione, non si parli ancora di problemi legati alla sicurezza, visto che, chi costruisce un apparato del genere dovrebbe avere bene in mente la situazione ad alto rischio che si prospetta.

I gas finalmente, possono essere bruciati e la brasatura si ottiene scaldando fino al rosso il metallo e facendo gocciale l'ottone.

Purtroppo io vivo, per motivi di studio, lontano da casa, dove è presente il mio piccolo laboratorio. Ci lavoro solo durante le vacanze, quindi, prima di quest'estate non potrò fare delle foto. Ho solo un filmato poco chiaro dell'intero apparato ancora in configurazione non definitiva, preferirei non caricarlo data la bassa qualità .

Per ora mi limito a questa descrizione approssimativa dell'apparato, nel prossimo fine settimana, se sarete interessati, vi farò qualche disegno "più pratico" con lo schema costruttivo che ho adottato, nel frattempo spero di essere stato chiaro.

Saluti

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Re: Brasatura facile e veloce.

Messaggio da help » venerdì 13 aprile 2012, 7:58

Complimenti! Si direbbe che hai ottenuto buoni risultati.

Ho fatto anche io esperimenti simili con un apparato molto rudimentale. Nel mio caso, per avere la situazione sempre sotto controllo, la produzione di gas era molto inferiore e riuscivo a brasare soltanto pezzi molto più piccoli.

Personalmente non mi fiderei a costruire una saldatrice grado di produrre tutto quel gas, ma se tu sai ciò che fai e hai adottato tutti i sistemi di sicurezza quali anche un flashback arrestor a precedere il cannello e scongiurare ritorni di fiamma... ... bene.

Ho visto il video della brasatura... per saldare dettagli così piccoli e anche molto, molto, molto più ridotti, uso disporre dei pezzetti di lega saldante direttamente sui pezzi da saldare. In tal modo hai le mani libere per reggere il cannello e correggere costantemente la posizione degli oggetti da unire. :wink:

Ciao

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