Per un drive dedicato al nostro utilizzo la gestione del ponte come l'ho effettuata mi sembra abbastanza adeguata anche se spartana, la limitazione di corrente deve intervenire quando c'è un sovrasforzo importante, non mi sono prefissato l'obbiettivo di controllare il motore in coppia. Ovvio che tutto è migliorabile.
Il pic che ho usato non ha una memoria dedicata al bootloder quindi ho fatto alla vecchia maniera, faccio un esempio semplificato, ammettiamo di avere un memoria totale di 2000 indirizzi:
da indirizzo 2 a 1200 programma applicazione
da indirizzo 1500 a 1800 bootloder
indirizzo 1 : goto indirizzo 1500
2: applicazione
3: applicazione
4: applicazione.....
.....1199: applicazione
1200:goto indirizzo 2
Indirizzo 1500: attesa firmware per 2 secondi, se arriva vado avanti con il bootloader, altrimenti salto all'indirizzo 2 ed eseguo l'applicazione.
1501: bootloader
1502: bootloader.....
.....1799: bootloader
1800: goto indirizzo 2
Non so se è chiara la rappresentazione fatta, in questa maniera il bootloader lo faccio grande come voglio, devo solo stare attento di non sovrascriverlo con l'applicazione facendo crashare tutto.
Per quel che riguarda il processore mi sembrava buono un pic da qualche euro, con tool di sviluppo free e hardware di programmazione che può anche essere autocostruito.
Certo si può usare uno Stratix, un ARM, un Cortex, fino ad arrivare ad un I7, a me però pare un pò esagerato, e poi sinceramente le mie scarse conoscenze non me lo permettono.
Lasciatemi dire, però, che anche se esistono processori così evoluti e potenti ho potuto ammirare pochi progetti a livello hobbistico di drive dc funzionanti, in compenso so per certo che in molti hanno provato a decodificare o copiare il mio hex, sicuramente prima o poi qualcuno ci riesce...
