Tornato poco fa dall'officina.
Il pantografo è stato interamente ricablato dal proprietario e l'amico elettricista, tutti i cavi, tutti, sono stati sostituiti con cavi schermati. La connessione tra pulpito e macchina avviene ora tramite un bel connettore a vaschetta (ma sarebbe meglio dire vascona) Harting a 24 poli. I giochi meccanici sono finalmente (praticamente) spariti.
Ma è stata fatta anche una cosa che non mi aspettavo: è stato anche sostituito il plasma con uno degli altri presenti in officina.
Questo era un vero e proprio démone della peggior specie. Determinato a portare l'inferno in quel posto.
In pratica, in maniera praticamente casuale, a volte dopo lunghe lavorazioni, a volte nel bel mezzo di lunghi tagli, a volte al primo scocco della torcia, mandava al paradiso delle connessioni la comunicazione tra pc e controllo. Cosa che mi ha fatto pensare a qualche falso contatto. In un giorno e mezzo di piena immersione credo di averle provate tutte. Collegare le schermature da un lato, dall'altro, mettere filtri di rete doppi dal lato dell'alimentazione di pc, controllo e scheda opto e chissà cos'altro. Ecco, forse l'unica cosa che non ho potuto provare è un filtro di rete all'alimentazione del generatore plasma, perchè non avevo un filtro trifase.
Insomma, ad un certo punto l'abbiamo finita a staccare completamente la parte plasma dal pantografo ed a provare tagli (casuali) manuali mentre la macchina seguiva il percorso "in aria". Questa prova ha convinto il mio amico che non era il caso di insistere con quel generatore.
E questo spero sia anche l'epilogo di questa storia, perchè son stufo di respirare i fumi del plasma, ma soprattutto di vedere quella "gallina" (*) che ho usato come test
(*) Si tratta in realtà di una pavoncella, un tema ricorrente nell'artigianato sardo.