Carico fittizio per test Alimentatori

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niki77
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Carico fittizio per test Alimentatori

Messaggio da niki77 » lunedì 21 gennaio 2008, 9:44

Buongiorno a tutti.
Vorrei costruire un qualcosa che somigli un pò ad un mega resistenzone variabile capace di dissipare tanta potenza (tipo reostatone) per fare test e collaudo di alimentatori.

Mi piacerebbe che il valore resistivo si possa regolare in qualche modo in maniera tale da poter eseguire test a + livelli di assorbimento e su alimentatori con varie tensioni d'uscita , tipo da 3 a 30v , una decina di amper , quindi una dissipazione massima di 300w (ke non sono porprio pochi detto internos)
.

Io avevo pensato di utilizzare cavetto d'acciaio arrotolato tipo bobina su un isolatore di porcellana e creando varie prese sulle spire in maniera tale da poter avere sulle prese i vari valori che mi servono per i test.

Quello di cui non ho la più pallida idea è il materiale da utilizzare per l'avvolgimento e come dimensionarne il diametro!!

Qualcuno ha qualche idea diversa o mi può indicare un materiale idoneo allo scopo e il suo dimensionamento?

Saluti.
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lomarcan
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Messaggio da lomarcan » lunedì 21 gennaio 2008, 12:09

Costantana da riscaldatori? attento che la resistenza che produci e' fortemente induttiva...

Altrimenti resistenze corazzate in quantita', pocciate in una latta d'olio, pero' costano... ma per collaudare i finali e' il metodo ufficiale :D

kw3

Eureka ! mi si è accesa una....luce !

Messaggio da kw3 » sabato 26 gennaio 2008, 18:00

Un metodo economico come resistenza di carico:

lampadine !

quelle da 12V 55W , ( faro auto H1)
se ne metti in parallelo raddoppi la potenza dissipata a parità  di tensione ( 12V ) , e se le metti in serie , alzi la tensione di lavoro ma dimezzi la potenza dissipata .

Giocando con questi parametri , riesci a creare un array di lampadine che fà  al caso tuo , per tensione e potenza da dissipare che ti serve per testare l'ali.

Okkio le dita pero , che le lampade raggiungono certe temperature ( sopratutto quelle col vetro quarzo H1 , intorno ai 200C° e oltre )
Ps , non toccare il vetro con le dita e , se succede , prima di accendere qualcosa , pulisci bene le lampade ( spente e fredde !!!) con un fazzoletto imbevuto di alcool ( per togliere eventuali tracce di grasso dal vetro , che potrebbe provocarne la rottura )


Buon lavoro !

e vedrai che luce !!!!

Kw3
Giò

lomarcan
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Messaggio da lomarcan » sabato 26 gennaio 2008, 22:32

Il 'trucco' della lampadina in serie e' in effetti antichissimo :P
Si mettono ancora in serie alla 220 quando c'e' un finale audio con possibili corti... se la lampadina si spegne ok (i condensatori si sono caricati) se rimane accesa c'e' un corto (letto sul service manual di un McIntosh :D)

Pero' per uso prolungato sono una scocciatura (se uno ci deve fare delle tarature, per esempio). Meglio le corazzate nel bidone d'olio :D

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Bit79
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Messaggio da Bit79 » domenica 27 gennaio 2008, 18:20

Per evitare l'effetto induttovo in una resistenza avvolta, basta fare due avvolgimenti con verso opposto.

Ciao!
Non accontentarti mai, scegli gli strumenti giusti, usali bene, non accettare compromessi, pretendi il successo. Poi ricomincia da capo.

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Messaggio da niki77 » lunedì 28 gennaio 2008, 10:42

Che ne pensate di questo ?

Tratto dal sito di I2VIU LINK

Ero più propenso alla prima versione,perche passivo,quindi non necessita di alimentazione, ma dovrei modificarlo per poter aumentare la potenza dissipabile dallo stadio di potenza.

Mettendo semplicemente in parallelo più 2n3055 non credo che il tutto funzioni alla stessa maniera però...

Qualche suggerimento?
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