Frankenstein

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Pedro
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Re: Frankenstein

Messaggio da Pedro » domenica 12 giugno 2016, 16:43

ma i cingoli?
"Ho controllato molto approfonditamente," disse il computer, "e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda."

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Kagliostro99
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Re: Frankenstein

Messaggio da Kagliostro99 » domenica 12 giugno 2016, 18:02

I cingoli andranno sul trattorino :wink:

K

Mangusta

Re: Frankenstein

Messaggio da Mangusta » domenica 12 giugno 2016, 19:53

I cingoli andranno rottamati. :mrgreen: Il motivo è che non sono perfettamente uguali, basta osservare la foto e le differenze si vedono anche nella scolpitura, ovvero pur essendo della stessa lunghezza, larghezza e passo della catena uno è quello originale italiano dell'epoca e l'altro è una cinesata pessima in quanto il profilo delle maglie è leggermente diverso dall'altro, questo particolare ha fatto si che con l'uso la ruota condotta si è consumata in modo anomalo sia sulla circonferenza assumendo un profilo poligonale che sui fianchi che risultano scavati in corrispondenza del passaggio delle maglie del cingolo. Appare ovvio che se si vuole utilizzare tutto l'ambaradan la ruota va rifatta al tornio e si devono acquistare i cingoli nuovi, ma questo è da valutare ritenendo poco probabile che monterò i cingoli al trattorino.

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Re: Frankenstein

Messaggio da Kagliostro99 » lunedì 13 giugno 2016, 9:43

Peccato siano rovinati, se non lo fossero stati, riutilizzarli per il trattorino credo sarebbe stato logico

(adattati a quello sarebbero stati una risorsa, non adattati sarebbero stati un mezzo rottame che occupa spazio)

Ma tant'è, non sempre si ha sottomano qualcosa di riutilizzabile ed allora, a malincuore, si deve buttare

K

Mangusta

Re: Frankenstein

Messaggio da Mangusta » giovedì 7 luglio 2016, 20:49

Il motozappa può dirsi terminato, fatta eccezione per una mano di vernice che sarà effettuata a data da destinarsi.
Nelle immagini che allego si può notare una protezione per il volano ma quello che più conta è il sistema di sicurezza che ho realizzato per la retromarcia che ovviamente non era presente in nessuno dei componenti usati per assemblarlo, esso consta di una leva che tramite cordino di acciaio sposta un leveraggio che permette l'ingranamento della retromarcia tramite un innesto frontale situato all'interno della scatola del cambio, tale innesto è di tipo instabile cioè è contrastato da una molla a compressione di adeguata potenza che viene mantenuta in posizione tirando appunto la leva sulla stegola, rilasciano la leva la molla stacca l'innesto frontale e praticamente la motozappa si arresta immediatamente. Dalle immagini si può notare anche che questo motozappa è dotato di 2 prese di forza, una direttamente sincronizzata con l'albero primario e quindi fa gli stessi giri del motore e ovviamente ruota anche a macchina ferma e può essere utilizzata per diverse attrezzature e l'altra sincronizzata con il cambio a tre velocità + retromarcia e che può servire anche per trasformare la motozappa in motoagricola previo acquisto di ruote dotate di particolari mozzi a cricchetto che permettono un minimo di movimento sfasato tra una ruota e l'altra. Insomma per peso, tipo di cambio, numero di prese di forza e motorizzazione questo motozappa "accriccato" :mrgreen: può definirsi di tipo professionale, infine due parole sulla differenza tra motozappa e motocoltivatore... a mio avviso è come voler paragonare una fresatrice a un lapidello, sono 2 macchine nate per usi e scopi diversi anche se apparentemente sembrerebbero la stessa cosa e tale similitudine spesso porta a delle considerazioni errate e che sovente sono anche causa di lavori fatti male e fattore ancora più grave anche causa di incidenti dovuti a inesperienza, incorretta valutazione del tipo di terreno, sua ubicazione e scelta del periodo errato per determinate lavorazioni nonchè presenza o meno di erbe infestanti più o meno resistenti, credo di poter affermare senza dubbio alcuno che la colpa non è mai delle macchine ma di chi le usa. Per chi volesse approfondire sono sempre disponibile ovviamente.
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Mangusta

Re: Frankenstein

Messaggio da Mangusta » giovedì 7 luglio 2016, 20:50

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Re: Frankenstein

Messaggio da mgd966 » martedì 27 settembre 2016, 12:24

Egregio Mangusta,
ho seguito con interesse il tuo viaggio da rottame a macchina utile e per molti versi mi riconosco nella filosofia di base:
-non buttare,cerca di riparare e/o modificare , avrai la soddisfa di avere qualcosa di unico fatto con le tue mani che percio' funziona meglio di un prodotto di massa.
Vorrei pero' chiederti,se possibile,di spiegarmi la differenza che ritieni ci sia tra motozappa e motocoltivatore.
Perche' quando avevo ca 12 anni (una era geologica fa) il mio papa',ignaro di qualsiasi nozione di meccanica ed odiatore dei motori specie a scoppio,per motivi che non so, acquisto' un ordigno con motore a benzina di almeno 10 CV (non ricordo bene,ma era bello grosso), un set di frese piu' o meno come quelle che mostri (erano 4 per parte) ma anche 4 ruote e relativi collari in lamiera tipo palette da applicarci, un puntone posteriore come nelle tue foto ma anche un vomero tipo aratro.
Gia' allora l'unico in famiglia con una qualche dimestichezza con attrezzi meccanici ero io,pero' nonostante molteplici tentativi non mi riusci' di domare il toro a scoppio quindi mi tocco' sempre vangare a mano l'orto di famiglia (pomodori,fagioli,zucche e zucchine per 8 persone) e soprattutto zappare a mano l'appezzamento delle patate (sempre per 8 persone).
L'ordigno fu venduto ma mi piacerebbe -se possibile-capire dove fu l'errore.
Cordiali saluti
Mauro
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Mangusta

Re: Frankenstein

Messaggio da Mangusta » mercoledì 28 settembre 2016, 20:07

La mia esperienza con entrambi i tipi di macchina è iniziata esattamente una cinquantina di anni fa e di anni ne avevo 14 quindi siamo al paleolitico. Mio padre inizialmente acquistò un motozappa a miscela da 6 HP che ritornò in permuta dopo qualche mese per sostituirlo con un altro motozappa da 14 HP a gasolio, questo contrariamente al primo scassava di tutto ma ovviamente ti massacrava quindi ulteriore permuta con un motocoltivatore MAB che montava un motore Ruggerini da 16 HP (grande marca poi passata negli anni '90 alla Lombardini) tuttora in esercizio.
La differenza tra le due macchine è notevole ovvero il motocoltivatore è molto versatile e pertanto, a mio avviso, il suo limite di utilizzo è dato solo dalla fantasia dell'utilizzatore visto che è possibile attaccarci di tutto dalla fresa allo spazzaneve, dall'aratro allo spaccalegna, dallo scavapatate a un piccolo rotoballe, si può rendere a 4 ruote motrici oppure dotarlo di carrello trazionato e non, etc. mentre la motozappa nasce appunto solo per zappare anche se è possibile attaccarci anche un carrello e per quelle più professionali dotate di ulteriore presa di forza non dipendente dal cambio ossia non sincronizzata, anche qualche sporadica attrezzatura statica.
La scelta di uno o dell'altra dipende dal tipo ed estensione del terreno e ovviamente dalla frequenza d'uso, per piccoli appezzamenti e/o orti è preferibile la motozappa magari non di grande potenza e che oltretutto è possibile anche mettere nel cofano di un'auto è portarsela sul luogo di lavoro cosa un pò più complicata da fare con il motocoltivatore essendo più voluminoso e più pesante anche e più del doppio di un motozappa con motore da 14 HP.
L'uso tradizionale del motocoltivatore naturalmente è quello di fresare il terreno e contrariamente alla motozappa dove l'avanzamento è dato dalle stesse zappette e quindi per forza di cose la velocità di spostamento deve essere minore così come quella di rotazione, nel motocoltivatore la fresa è trainata e prende la rotazione dalla presa di forza più grande, in entrambe le macchine è presente un vomerino di profondità anche se nel motocoltivatore di norma si tiene al minimo tanto la fresa più di tanto non può interrarsi e più che altro serve per evitare repentini sobbalzi in avanti del mezzo su terreni duri specialmente in estate, tipo terreni argillosi che d'estate si spaccano se non piove e poi alle prime piogge diventano collosi e si attaccano alle zappe rendendo impossibile la lavorazione di fresatura e ciò accade per entrambe le macchine.
Per chiudere questa sintetica descrizione e uso delle macchine aggiungo che la motozappa può andare in profondità più della fresa del motocoltivatore e la finitura della superficie lavorata non è il massimo tranne che non si stia zappando la sabbia mentre la profondità di lavorazione della fresa del motocoltivatore è inferiore diciamo nell'ordine di una quindici/sedici centimetri ± con possibili varianti dipendenti dalle caratteristiche del terreno, la finitura a mio avviso è assai migliore e se si ha l'accortezza di ruotare le stegole di lato e quindi camminare al di fuori della parte fresata evitando di lasciare l'impronta dei piedi la finitura è paragonabile a quella di un piccolo trattore.
Riguardo a quello che tu definisci ordigno non saprei cosa immaginare se non un motozappa a cui tuo padre forse voleva montare delle ruote in ferro tassellate, per il resto nessuno nasce imparato e quindi per avere una buona padronanza di entrambi i mezzi bisogna, come in tutte le cose, spenderci ore e ore e non è detto che gli accorgimenti validi per un tipo di terreno siano altrettanto efficaci per un altro e quindi fanno fatte le dovute valutazioni in modo tale da fruttare la macchina nel miglior modo possibile e spendendo se possibile meno forza fisica, quindi così come accade o dovrebbe accadere per beccare le donne :mrgreen: bisogna avere l'accortezza, l'intuito e l'esperienza per saper scegliere il momento più opportuno per avere successo con le prime e domare i terreni più ostici per l'uso a cui si vuole destinarli.

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Re: Frankenstein

Messaggio da mgd966 » giovedì 29 settembre 2016, 2:16

ora capisco, il motocoltivatore qui lo chiamiamo -magari impropriamente-trattorino mentre la motozappa e' come dici specifica per l'uso.
Poi ci sono strane combinazioni,come le ruote che aveva la nostra,in gomma ma sulle quali si potevano montare dei cerchi in ferro tassellati nella speranza molto ingenua evidentemente di poter trascinare un piccolo aratro.
Probabile che avendo il ca 12 anni,seppure robusto per la mia eta',non riuscissi a governare le stegole col risultato che la macchina andava dove e come meglio credeva.
Venne venduta e tornammo all'aratura con trattore seguita da zappatura a mano o se del caso vangatura pure a mano.
Grazie
Mauro
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Re: Frankenstein

Messaggio da Mangusta » giovedì 29 settembre 2016, 10:38

Trattorino... forse non tanto impropriamente, nella lingua che si vuol far passare per universale (ma che di fatto non lo è) si chiama walking tractor. :mrgreen: La speranza di poter trascinare un aratrino non è poi così remota (terreno permettendo...) se già nei vecchi manuali di alcune blasonate ditte costruttrici di motocoltivatori era prevista la possibilità di accessoriare la macchina con ruote completamente in ferro e aratro, anche voltaorecchio se nel caso. Come già detto bisognava perseverare e farsi la mano, credo che i risultati si sarebbero visti.
A puro titolo descrittivo allego alcune immagini della fresatura e preparazione effettuata ieri del mio piccolo terreno di circa 700 m2 per il prossimo inverno e per preparare l'orto invernale. La fresatura è stata eseguita con il trattorino autocostruito su cambio motocoltivatore Valpadana e motore Lombardini 14HP 3LD 510 (tutte le fasi della realizzazione sono presenti in un apposito 3D sempre in questa sezione...) mentre le scoline (fossi di scolo aque piovane...) l'ho fatte con vecchio motocoltivatore sempre Valpadana motorizzato con LDA510 praticamente la seria prima del 3LD 510 di cui differisce solo per l'estetica del convogliatore d'aria per il raffreddamento del gruppo cilindro-testata. Avrei potuto farle anche con il trattorino ma avevo l'esigenza di testare il vecchio motore LDA 510 acquistato per una ottantina di euro come pezzi di ricambio ma che ho messo in condizione di lavorare ancora per molti anni. :mrgreen:
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Re: Frankenstein

Messaggio da mgd966 » sabato 1 ottobre 2016, 11:16

proprio una bella campagna e ben tenuta.
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Re: Frankenstein

Messaggio da Kagliostro99 » domenica 2 ottobre 2016, 10:48

M@ngusta ma ..... l'ultima foto, quella dall'alto, l'hai fatta da un drone ???

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Re: Frankenstein

Messaggio da mgd966 » domenica 2 ottobre 2016, 11:15

Magari un drone autocostruito con qualche ventola avanzata ,sarebbe un progettone!
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Re: Frankenstein

Messaggio da mgd966 » domenica 2 ottobre 2016, 11:16

Magari un drone autocostruito con qualche ventola avanzata ,sarebbe un progettone!
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Re: Frankenstein

Messaggio da Mangusta » domenica 2 ottobre 2016, 18:01

Kagliostro99 ha scritto:M@ngusta ma ..... l'ultima foto, quella dall'alto, l'hai fatta da un drone ???

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Non ho il drone, la foto l'ho fatta dal tetto del mio laboratorio... vedi immagine allegata.
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