domanda
- ciripiripiripi
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Normativa CE
Perché imposto da direttive CEE (cioè norme europee di carattere cogente sul territorio europeo, recepite in Italia con decreti legislativi ed altri atti) che hanno lo scopo di uniformare la sicurezza dei prodotti che possono essere utilizzati nei paesi della Comunità Europea.
http://www.unindustria.bg.it/restyling/ ... azione.jsp
in realtà la certificazione ci dovrebbe essere , visto che vengono certificati anche componenti come trasformatori o quant'altro.
Dipende però se il prodotto è "sperimentale" o commerciale...
Quello che potrebbe essere , in questo caso è la compatibilità elettromagnetica e sicurezza ...
oltre che la normativa per apparecchiature a bassa tensione.
compatibilità elettromagnetica
http://www.unindustria.bg.it/restyling/ ... el2004.pdf
bassa tensione
http://www.unindustria.bg.it/restyling/ ... nsione.pdf
...ALLEGATO I - Principali elementi degli obiettivi di sicurezza del materiale elettrico
destinato ad essereadoperato entro taluni limiti di tensione
1. Requisiti generali
a) Le caratteristiche essenziali del materiale elettrico, la cui conoscenza ed osservanza sono indispensabili per un impiego conforme alla destinazione ed esente da pericolo, sono indicate sul materiale elettrico stesso oppure, qualora ciò non sia possibile, su una scheda che l'accompagna.
b) Il marchio di fabbrica o il marchio commerciale sono apposti distintamente sul materiale elettrico oppure, se ciò non è possibile, sull'imballaggio.
c) Il materiale elettrico e le sue parti costitutive sono costruiti in modo da poter essere collegati in maniera sicura ed adeguata.
d) Il materiale elettrico è progettato e fabbricato in modo da assicurare la protezione dai pericoli citati ai punti 2 e 3 del presente allegato, semprechè esso sia adoperato in conformità della sua destinazione e osservando le norme di manutenzione.
2. Protezione dai pericoli che possono derivare dal materiale elettrico
In conformità del punto 1, sono previste misure di carattere tecnico affinchè:
a) le persone e gli animali domestici siano adeguatamente protetti dal pericolo di ferite o altri danni che possono derivare da contatti diretti o indiretti
b) non possano prodursi sovratemperature, archi elettrici o radiazioni che possano causare un pericolo
c) le persone, gli animali domestici e gli oggetti siano adeguatamente protetti dai pericoli di natura non elettrica che, come insegna l'esperienza, possono derivare dal materiale elettrico
d) l'isolamento sia proporzionato alle sollecitazioni previste.
3. Protezione dai pericoli dovuti all'influenza di fattori esterni sul materiale elettrico
In conformità del punto 1, sono previste misure di ordine tecnico affinchè il materiale elettrico:
a) presenti le caratteristiche meccaniche richieste in modo da non causare pericolo alle persone, agli animali domestici e agli oggetti
b) sia resistente a fenomeni di natura non meccanica nelle condizioni ambientali previste, in modo da non causare pericolo alle persone, agli animali domestici e agli oggetti
c) nelle condizioni di sovraccarico previste, non causi pericolo alle persone, agli animali domestici e agli oggetti.
ALLEGATO II - Materiali e fenomeni esclusi dal campo d'applicazione della direttiva
Materiali elettrici destinati ad essere usati in ambienti esposti a pericoli di esplosione.
Materiali elettrici per radiologia e uso clinico.
Parti elettriche di ascensori e montacarichi.
Contatori elettrici.
Prese di corrente (basi e spine) a uso domestico.
Dispositivi d'alimentazione di recinti elettrici.
Disturbi radio-elettrici.
Materiali elettrici speciali, destinati ad essere usati sulle navi o sugli aeromobili e per le ferrovie,
conformi alle disposizioni di sicurezza stabilite da organismi internazionali cui partecipano gli Stati
membri.
...
Da quanto leggo , non sembra siano escluse dalla certificazione schede elettroniche di controllo stepper...
per quanto riguarda la certificazione :
ALLEGATO IV - Controllo interno della fabbricazione.
1. Il controllo interno della fabbricazione è la procedura con la quale il fabbricante o il suo mandatario stabilito nella Comunità , che soddisfa gli obblighi di cui al paragrafo 2, si accerta e dichiara che il materiale elettrico soddisfa i requisiti della direttiva ad essi applicabili. Il fabbricante o il suo mandatario stabilito nella Comunità appone la marcatura CE a ciascun prodotto e redige una dichiarazione scritta di conformità .
2. Il fabbricante prepara la documentazione tecnica descritta al paragrafo 3 il fabbricante o il suo mandatario stabilito nella Comunità tiene questa documentazione nel territorio della Comunità a disposizione delle autorità nazionali a fini ispettivi per almeno 10 anni a decorrere dall'ultima data di fabbricazione del prodotto.
Nel caso in cui né il fabbricante né il suo mandatario siano stabiliti nella Comunità , l'obbligo incombe alla persona responsabile dell'immissione del materiale elettrico nel mercato comunitario.
3. La documentazione tecnica deve consentire di valutare la conformità del materiale elettrico ai requisiti della direttiva.
Essa deve comprendere, nella misura necessaria a tale valutazione, il progetto, la fabbricazione ed il funzionamento del materiale elettrico essa contiene:
- la descrizione generale del materiale elettrico
- disegni di progettazione e fabbricazione nonché schemi di componenti, sottounità , circuiti
- le descrizioni e le spiegazioni necessarie per comprendere tali disegni e schemi e il funzionamento del materiale elettrico
- un elenco delle norme che sono state applicate completamente o in parte e la descrizione delle soluzioni adottate per soddisfare gli aspetti di sicurezza della direttiva qualora non siano state applicate le norme
- i risultati dei calcoli di progetto e dei controlli svolti, ecc.
- i rapporti sulle prove effettuate.
4. Il fabbricante o il suo mandatario conserva copia della dichiarazione di conformità insieme con la documentazione tecnica.
5. Il fabbricante prende tutte le misure necessarie affinché il processo di fabbricazione garantisca la conformità dei prodotti alla documentazione tecnica di cui al paragrafo 2 e ai requisiti della presente
direttiva che ad essi si applicano.
Interessante da approfondire , e sopratutto sentire la voce di chi le produce ( in questo caso CNC Italia , ma non solo , ovviamente !!! , vedi Parsic , CRE , ...)
Chiaro che tali norme dovrebbero essere applicate anche a praticamente tutte le tipologie di costruzioni elettroniche vendute commercialmente , e non solo controlli stepper.
Interessante poi la cosa con il mercato globale e chi acquista schede oltreoceano , senza la garanzia di avere un prodotto che risponde a norme di sicurezza e compatibilità elettromanetica.
Ancor di più quando ci si aspetta di avere tra le mani un prodotto "commerciale" e non "sperimentale" , ovvero destinato unicamente a persone con bagaglio tecnico indispensabile per poter utilizzare e applicare tale materiale !
Nb questa mia ricerca non vuole mettere i bastoni tra le ruote di chi produce tali schede , ma , anzi , chiarire e favorire un eventuale processo di certificazione , avendo modo di leggere le norme citate !
- ing_orso
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- Località: provincia di Parma
Io l'ho comprata, io l'ho cablata, io l'ho collegata a motori prodotti da altri che sono montati su una macchina prodotta da altri: sono io che devo certificare il tutto; il costruttore sono io, la certificazione della scheda non serve a niente, è solo un bollino, è un formalismo, ciò non toglie che servirebbe, ma è un formalismo.
- ing_orso
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- Località: provincia di Parma
io sto solo dicendo che se utilizziamo componenti senza certificazione poi spetta a noi certificare la macchina che abbiamo costruito, essendo noi il Costruttore.
p.s. la Ditta che spende 10.000 euri per far certificare una macchina significa che o non ci ha pensato prima quindi è disposta a spendere qualsiasi cifra, oppure non ha le conoscenze per progettare una macchina certificabile in quanto tranne che per particolari macchine la certificazione viene fatta dal Costruttore.
p.s. la Ditta che spende 10.000 euri per far certificare una macchina significa che o non ci ha pensato prima quindi è disposta a spendere qualsiasi cifra, oppure non ha le conoscenze per progettare una macchina certificabile in quanto tranne che per particolari macchine la certificazione viene fatta dal Costruttore.
- fabpri
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io dico solo questo... che se viene venduto un prodotto specialmente materiale elettrico.. e per qualche motivo parte un incendiuccio dentro un appartamento... e questo prodotto non è certificato (vedo che qualcuno ha ben messo le regole della certificazione)
sono dolori per chi l'ha venduta....
in Italia ognuno può fare quello che gli pare (se questo vuol dire autocertificazione) fino a che non si verificano problemi.
chi spende soldi sulla cetrificazione fa molto bene... se c'è un problema sono cassi di chi certifica!!!!
sono dolori per chi l'ha venduta....
in Italia ognuno può fare quello che gli pare (se questo vuol dire autocertificazione) fino a che non si verificano problemi.
chi spende soldi sulla cetrificazione fa molto bene... se c'è un problema sono cassi di chi certifica!!!!
- ing_orso
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- Bender
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- Località: New York anno 3000 (Lt)
La prima norma riguardo il riscio elettrico "vado a memoria" dice che tutti gli impianti devono essere costruiti a regola d'arte.
La seconda che se si rispettano le norme CEI l'impianto è costruito a regola d'arte e quindi si puo considerare sicuro.
L'azienda se rispetta le norme CEI puo apporre il marchio CE autocertificando ( ma deve essere iscritta ad un albo).
SE non rispetta le norme per qualche motivo deve richiedere la certificazione all'organismo competente.
La seconda che se si rispettano le norme CEI l'impianto è costruito a regola d'arte e quindi si puo considerare sicuro.
L'azienda se rispetta le norme CEI puo apporre il marchio CE autocertificando ( ma deve essere iscritta ad un albo).
SE non rispetta le norme per qualche motivo deve richiedere la certificazione all'organismo competente.
- kalytom
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