turambar ha scritto:Ciao, non è corretto dire che i laser a CO2 non tagliano i metalli guarda questi :
http://www.bystronic.it/cutting_and_ben ... /index.php
è la potenza che conta, per incominciare a tagliare i metalli bisogna cominciare a parlare di 500w.L'alluminio è ostico anche con 4000w(riuscivo a tagliarci max 8 mm, Inox 12mm, Fe 20 mm). Poi esistono altri tipi di laser Yag, Fibra ecc.
Facciamo chiarezza, e a tal fine è sempre necessario partire da presupposti ben definiti, e comuni, quali utilizzo della macchina in termini di tempo, di materiale principale da tagliare o incidere o da lavorare, quantità di lavoro, costi di gestione.
Che ci faccio col laser? Marco ogni tanto le frese e le chiavi del ferramenta cliente con il suo logo? Bene mi attrezzo col brunitore di cui sopra, e per il resto ci personalizzo penne, cartelline, taglio plexi, e faccio targhe. Consumo 60watt di laser e 400 di macchina e vado avanti.
Personalizzo 20.000 utensili all'anno per la Pinco Pallino? Beh il CO2 lo lascio stare, lavorare con co2 a 2kw ora per 8 ore al di... beh..la corrente costa, ma anche con un 120watt usando il brunitore che costa un botto, francamente non sono competitivo; Magari vado sullo YAG, taglio, incido, marco. Taglio 30 lastre da 2mq di ferro al giorno? Magari penso al plasma.
Col Co2, che al pari dei suoi colleghi non produce altro che un fascio di luce collimato, che scalda, fonde e in tal modo incide o taglia, beh grazie, con 10kwatt rompo le palle forse anche la titanio

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Quindi è vero è anche un fatto di "dimensioni", non per nulla "datemi una leva e vi solleverò il mondo". Ma è opportuno sempre fare altre, importanti valutazioni.
Ciao
Mangiare frutta fa bene.
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