Certo
Garkoll che le guide lineari sono migliori, e anche che accoppiare materiali con lo stesso coeff. di dilatazione termica sia una regola da rispettare quando piu' possibile. Ferro e alluminio sono difficili da accoppiare come si deve...
Non si discuteva di questo, ma del perche' distribuire le rigidezze degli scorrimenti in modo gerarchico.
Se hai un budget di 100 da investire in guide e carrelli a mio avviso e' sbagliato spenderlo per guide e pattini uguali su tutti gli assi.
Potremmo dimostrare facilmente, e anche
Walgri si divertirebbe a farlo

, che usare delle rigidezze progressive produrrebbe risultati migliori, una macchina piu' rigida e lavorazioni piu' precise.
A parita' di spesa, e' solo il progetto che cambia.
Un ponte che scorre in Y su guide da 30, una X che si muove su guide da 25 e una Z su guide da 20 lavorano meglio che usare guide da 25 sui tre assi.
Ma anche alzando il budget la stessa macchina non avrebbe miglioramenti nemmeno se tutte le guide fossero da 30 poiche' avremmo allontanato l'asse degli organi rotanti dal piano di scorrimento dei carrelli, cambierebbe la freq. di risonanza e la massa.
In casi molto particolari forse puo' avere senso, ma non e' certo la norma.
Forse a livello intuitivo e' difficile da accettare, ma se lo vedi sotto forma di numeri e' palese....la stessa gerarchia si applica anche alle costruzioni (dalle fondazioni in su tutti gli organi portanti verticali diminuiscono la loro sezione).
ciao