Chiedo scusa anticipatamente per la terminologia da ignorante che userò di seguito.
Cercherò di spiegarmi entro i limiti delle mie "competenze"...
Mi è venuta una mezza idea di provare a costruire un elettromandrino di piccole dimensioni.
Il motivo è semplice: Mi serve qualcosa di piccolo da inserire in una futura cnc di dimensioni ridotte.
Il problema è che qualunque elettromandrino delle dimensioni adatte è, passatemi il termine, meccanicamente osceno (per rendere l'idea: il mio dremel, ed è il terzo che mi capita con questo difetto, ha un gioco tale sulla punta che si vede ad occhio) o esageratamente costoso per le lavorazioni che intendo fare.
Pensavo di usare un motore brushless da modellismo (visto che motori delle dimensioni di un mini trapano arrivano tranquillamente a 1,5-2kW con rendimento (secondo chi li vende) dell'80-90%) raffreddato a dovere e pilotato tramite inverter fatto anch'esso in casa.
Ovviamente non pretendo prestazioni pari ad utensili da 2 o 3 mila euro, ma spero di riuscire a costruire qualcosa di più "affidabile" di un dremel.
Detto questo, ho qualche dubbio:
premesso che non dovrò usare frese troppo grandi (diametro massimo = 10mm) e non dovrò lavorare con materiali "difficili" (mi accontenterei, per ora, di legno, plexyglass e roba simile), come dovrei scegliere il mandrino (o portapinze) adatto?
supponendo di montare il motore di fianco rispetto all'albero del mandrino e di trasferire il movimento tramite cinghia e puleggie, perderei qualcosa (in termini di potenza sul mandrino, giochi, affidabilità ecc.) rispetto ad un accoppiamento in linea tramite giunto?