Un lavoro arduo su ingranaggi

Lavorazioni al tornio tradizionale, problematiche, consigli, soluzioni ed accorgimenti.
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Re: Un lavoro arduo su ingranaggi

Messaggio da TIRZAN » domenica 16 febbraio 2014, 19:31

è un lavorone fare quello che dici.

io personalmente vista l'applicazione lo farei fare a misura senza stare a modificare questo.....non sia mai che ceda dentro il cambio con le relative conseguenze.

cmq la cementazione dovrebbe essere solo sui denti quindi la parte centrale dovrebbe essere lavorabile senza troppi problemi (si tratta sempre di acciaio da cementazione quindi per lavorarlo servono buoni utensili).

potresti lavorare l'ingranaggio togliendo la parte centrale che non ti serve e ricavando una sede con una certa misura.
poi realizzi dal pieno sempre con un acciaio simile (es 18NiCrMo5) la parte centrale a misura come serve a te e calcolando l'accoppiamento ad interferenza a caldo ed ovviamente poi fai cementare anche questo pezzo.
infine esegui l'accoppiamento a caldo usando però anche il raffreddamento del pezzo "albero"....magari potresti chiedere a qualche rettifica se te lo fanno visto che hanno il macchinario per inserire le sedi valvole

Totem

Re: Un lavoro arduo su ingranaggi

Messaggio da Totem » domenica 16 febbraio 2014, 20:38

La cementazione è un trattamento termico chè per ottenere la durezza, è necessario "carburare" l'acciaio e la massima profondità ottenibile è di ca 1 mm (l'arricchimento di carbonio [carburazione] si ottiene scaldando l'acciaio a temperatura determinata per n ore in cassetta ermetica... con il rapporto di 0,1mm per ora)

Scaldando il componente si perde non solo la durezza ma si decarburizza (perde la quantità di carbonio del trattamento).

Si cementano componenti che devono avere durezza superficiale ma mantenere una certa elasticità... il pericolo negli ingranaggi sta nel fatto che se si ottiene/raggiunge uno spessore che è uguale o maggiore del dente dell'ingranaggio... si ha un dente che è duro a cuore... ergo poco flessibile, sono solitamente gli spigoli le parti più fragili.


guardando le immagini, a me sembra, a occhio, che il mozzo di quello a sinistra sia della lunghezza e diametro rispetto a quello destro... se fosse così. io farei rettificare il mozzo al diametro giusto, farei tagliare la parte eccedente... elettroerosione a filo per tagliare i denti del mozzo su un elettrodo si rame ed erosione a tufo per creare i denti sul mozzo

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Re: Un lavoro arduo su ingranaggi

Messaggio da huliofane » domenica 16 febbraio 2014, 21:47

secondo me,prova a chiedere a chi ha una dentatrice ,sicuramente ti sapranno dire,ho riguardato l'inizio di questo argomento e in pratica ti serve l'ingranaggio originale ma con meno denti,quello forse lo puoi ridurre,lo scaldano e lo "stemprano" poi una volta fatto,ti temprano ad induzione solo i denti...per l'altro,magari ti sapranno consigliare,spesso è volentieri,si fa prima a rifare una cosa che a modificarne una....
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Re: Un lavoro arduo su ingranaggi

Messaggio da cece_s » domenica 16 febbraio 2014, 22:49

no,il mio ha 46 denti,quello nuovo 49.
ci sto pensando bene....domani se mi rimetto in sesto (influenza maledetta) vado a farmi fare un preventivo per farlo di sana pianta.
sicuramente avrà un passo stronzissimo...

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Re: Un lavoro arduo su ingranaggi

Messaggio da huliofane » domenica 16 febbraio 2014, 22:55

beh,quello ovvio,di solito succede che fatalità hanno un modulo che non hanno in officina...
speriamo non sia il tuo caso....
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Re: Un lavoro arduo su ingranaggi

Messaggio da cima96 » domenica 16 febbraio 2014, 23:49

Allora potrebbero essere anche temprati a induzione, sinonimo di lavorabilità praticamente zero. Bisognerebbe metterlo sotto un durometro per essere sicuri, comunque una prova la puoi fare, prova a vedere quanto attacca una lima, se scivola senza scalfire dovrebbero essere temprati superficialmente.
Il mio "parco macchine": Tornio Vernier TV280 (sotto i ferri fino a data da destinarsi), Fresatrice Aciera F1, Trapano da banco Felisatti, Affilabulini Deckel S0, Pantografo 3D Parpas PT 11

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Re: Un lavoro arduo su ingranaggi

Messaggio da AndreaNSR125 » lunedì 17 febbraio 2014, 1:47

mie considerazioni:
saldatura: forse costruendo una maschera appropriata in cui fissare i pezzi rigidamente durante la saldatura, riesci a stare in tolleranza, ovviamente deve esserci un saldatore che sappia il fatto suo.

a caldo: no, assolutamente no: quel decimo che volete mettere di interferenza, dove pensiate che vada a finire? O ingrandisce il diametro esterno, oppure riduce quello interno a seconda di quale è l' "anello debole", e in questo caso a naso direi che è la parte interna.

Invece, quell'ingranaggio riceve forza da una parte e la trasferisce da un altra,che di certo non è l'albero su cui sta, visto che 'è un cuscinetto a rullini.
A naso direi che ingrana su una faccia (quella che non si vede in foto) con un altro ingranaggio, quindi la gran parte della forza (coppia, ovvero torsione) non passa per il mozzetto, ma "si ferma prima".
Il mozzo dovrà solo sopportare la spinta assiale e una piccola parte di torsione (quella necessaria a muovere l'ingranaggio piccolo), il che significa che "basta poco".
Secondo me la cosa più conveniente da fare è brasarli.
Dal vecchio ingranaggio lasci solo il mozzetto, mentre dall'ingranaggio nuovo togli il mozzetto e fai il foro a +0,2 decimi. Con una maschera precisa metti in posizione il mozzetto nell'ingranaggio e porti a brasare.

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Re: Un lavoro arduo su ingranaggi

Messaggio da cece_s » lunedì 17 febbraio 2014, 8:45

l'ingranaggio riceve il moto da un ingranaggio alloggiato di fianco.a sua volta quello che vorrei modificare ingrana attraverso una parte calettata sul mozzetto che in foto non si vede.
quindi,anche se montato a folle sull'albero,quando ingrana riceve tutta la potenza che passa dal cambio

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Re: Un lavoro arduo su ingranaggi

Messaggio da Totem » lunedì 17 febbraio 2014, 10:36

non vorrei dire una sciocchezza ma quel ingranaggio è ( dovrebbe essere) il più sollecitato perché è il meno de-moltiplicato

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Re: Un lavoro arduo su ingranaggi

Messaggio da cece_s » lunedì 17 febbraio 2014, 10:48

esatto,la quinta è la più sollecitata..

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Re: Un lavoro arduo su ingranaggi

Messaggio da huliofane » lunedì 17 febbraio 2014, 18:10

lo sarebbe se partissi da fermo,ma la macchina è già in moto !!
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Re: Un lavoro arduo su ingranaggi

Messaggio da Drifter » lunedì 17 febbraio 2014, 19:36

La partenza da fermo c'entra poco, tantissimi cambi sgranano la quinta!
(Patrol GR, giusto per far un esempio).

Perché? Perché la coppia da trasmettere é applicata per un tempo decisamente lungo (anche ore), ci son scatole cambio che con la temperatura elevata dell'olio si deformano talmente da far disastri.
P.S. carino il 3.0 4 cilindri da 180cv.. avete montato anche l'intercooler?

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Re: Un lavoro arduo su ingranaggi

Messaggio da cece_s » lunedì 17 febbraio 2014, 21:34

si,intercooler aria acqua,turbina a geometria variabile derivazione bmw e pompa iniezione con pompante da 12mm.un bel giocattolino...
comunque anche toyota ha problemi sulla quinta...
Se ci fate caso una macchina con la frizione che slitta lo fa molto di più appunto in quinta...

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Re: Un lavoro arduo su ingranaggi

Messaggio da cece_s » mercoledì 19 febbraio 2014, 10:26

Buongiorno a tutti ragazzi,ho interpellato un paio di ditte che produce cambi ravvicinati,innesti frontali ecc e mi hanno sconsigliato un lavoro simile.
Adesso mi sto informando sulla realizzazione ex novo.
Qualcuno del forum lavora in una ditta che produce ingranaggi?Avete una mezza idea dei costi?
Inoltre un'anima pia mi potrebbe spiegare come si misura il "passo" di un ingranaggio?
Grazie mille dei preziosi consigli.
Cesare

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Re: Un lavoro arduo su ingranaggi

Messaggio da Drifter » mercoledì 19 febbraio 2014, 14:55

Allora:

esistono due cose; il modulo ed il passo.

Il modulo si ricava dividendo il diametro PRIMITIVO dell'ingranaggio per il numero di denti.

Dunque m (modulo) = Dp/z

Attenzione! Il diametro primitivo NON é il diametro esterno dell ingranaggio, bensì il diametro di ingranamento tra una coppia di ingranaggi.

Nel tuo caso si puó farla cosí;
visto che tra diametro primitivo e diametro esterno c'é comunque una relazione => De=Dp + (2 x m)
otteniamo

m = De (diametro esterno)/(z+2)

per esempio
Diametro esterno: 80mm
numero denti (z): 38
m = 80/(38+2) = 2
l'ingranaggio ha modulo 2mm

Vuoi conoscere il passo?
p = m x pi greco = 2 x 3.14159... = 6.28....

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