Sono microfarad. Ed e' un DOPPIO condensatore (dovrebbe avere TRE reofori). Mi sembra il classico tipo che veniva montato sui circuiti di filtraggio di alimentazione di apparecchiature a valvole.
Per verificarne il funzionamento, la procedura e' un po' delicata.
Si tratta di caricarli _molto lentamente_ tramite una resistenza, e con tensioni man mano sempre piu' elevate (rimanendo comunque abbondantemente entro i limiti della tensione massima di funzionamento!!!!) e successivamente scaricandolo (sempre lentamente) dopo ogni carica.
A ogni carica dovresti verificare che il condensatore non scaldi eccessivamente.
Se poi ti tieni alla larga e' anche meglio: i condensatori grossi hanno la caratteristica di esplodere quando si incavolano.
In formule, la carica che un condensatore puo' ritenere e': Q=CV (C capacita', V tensione).
Detta Qmax la carica massima di quel condensatore (100E-6 x 500) dovresti cominciare a caricarlo a 0,1 Qmax - con una costante di tempo abbastanza lunga, cioe' con un ragionevole valore della resisetnza di carica - e poi aumentare la carica massima a passi di 0,2 per esempio (0,3 Qmax, 0,5 Qmax etc etc), fino ad arrivare quasi alla carica massima ritenibile.
A proposito, si tratta di un doppio condensatore ELETTROLITICO (c'e' anche scritto!): questo rende piu' probabile il fatto che l'eta' l'abbia danneggiato.
Per favore, non chiamarlo capacitore
